Caprino, torna Tito Bravo

Da una sponda all'altra del Ceresio: Hector Bravo Moron -detto Tito- è tornato. Lasciati alle spalle i suoi locali in centro, la cui gestione gli è fruttata nel 2013 una condanna per amministrazione infedele e bancarotta fraudolenta, ha ora davanti a sé un nuovo locale da rilanciare: il grotto di Caprino, già oggetto di un'interpellanza al Municipio di Lugano da parte dei consiglieri comunali Sara e Fausto Beretta Piccoli, che sollevano dubbi sull'attuale gestione e le autorizzazioni necessarie, e che lo chiamano in causa.

Tito Bravo, in attesa di notizie dal Tribunale federale sulla sua espulsione dalla Svizzera, è stato infatti arruolato dall'attuale responsabile del club Davide Taddei: “È un amico che conosco da una vita, mi ha chiamato per fargli da consulente siccome lui non era del mestiere, lo sto aiutando ecco tutto”, ha spiegato Bravo ai nostri microfoni.

Il lavoro da magazziniere -di cui si era parlato a processo- ci dice di svolgerlo solo a tempo parziale. Quanto all'opportunità di scegliere proprio lui quale consulente, Taddei spiega che “Tito” e “un amico che avrebbe potuto dargli una mano”.

Ma non è la sola presenza di Bravo a motivare l'intervento dei consiglieri comunali. Alcune segnalazioni parlerebbero infatti di esercizio illegale della prostituzione nelle camere ai piani superiori. Un sospetto respinto con fermezza dai proprietari e oggi anche dalla società che gestisce il locale: “Lo avete visto, le uniche due camere sono abitate dal cuoco e dal suo aiutante”, ribatte Taddei.

Chi lavora al grotto teme ora per un danno di immagine ed è pronto a far partire una querela. Al municipio spetterà invece dare una risposta ai dubbi sollevati, mentre Hector Bravo Moron nei prossimi mesi potrà sapere se la festa continua.

Quotidiano/Red.MM

Dal Quotidiano:

27.07.2015: Tito Bravo riappare a Caprino