Ticino e Grigioni

Frapolli chiede 75'000 franchi

Le scolaresche ticinesi disertano Bosco Gurin ed il patron degli impianti chiede un indennizzo al Cantone

  • 13 dicembre 2016, 20:27
  • 8 giugno 2023, 02:10
Il direttore degli impianti di Bosco Gurin

Il direttore degli impianti di Bosco Gurin

  • © Ti-Press / Samuel Golay

Le scolaresche ticinesi disertano Bosco Gurin e Giovanni Frapolli chiede un indennizzo di 75'000 franchi al Cantone. Questo perché, secondo l'imprenditore, non si stanno rispettando le direttive sulla preferenza delle stazioni locali.

Ma andiamo con ordine. Frapolli, che è proprietario degli impianti di risalita valmaggesi, lamenta il disinteresse delle scuole e del Dipartimento educazione cultura e sport (DECS) ad organizzare le settimane bianche nella stazioni sciistiche ticinesi. E lo fa, riferendosi ad una mozione approvata dal Gran Consiglio nel 2013 che impone alle direzioni degli istituti di rivolgersi per i corsi di sci alle strutture ticinesi. Solo se non c’è neve possono essere cercate alternative. Ora Frapolli rileva che a Bosco Gurin la neve c’è ma mancano le prenotazioni.

L’ex deputato PPD chiede insomma un’attivazione del DECS a favore delle strutture ticinesi visto che le settimane bianche (dal 7 gennaio a fine febbraio) sono vicine. Faremo nuove verifiche, risponde da parte sua il DECS.

Quot/redMM

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