Non c’è pace per il progetto del nuovo porto del Gambarogno previsto in territorio di San Nazzaro, dopo che il Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) ha accolto due dei tre ricorsi presentati contro l’assegnazione dei mandati a una ditta del Varesotto, azienda che ha già reso noto di volersi rivolgere al Tribunale federale. Lo rendono noto venerdì il Corriere del Ticino e il Giornale del Popolo.
Struttura di cui si parla dalla fine degli anni Novanta e per attuare il quale il Legislativo fu pronto a investire quasi 15 milioni di franchi quattro anni fa, il porto del Gambarogno ha visto i lavori di edificazione bloccati da una vertenza legale che dura ormai da anni. E con la decisione dei magistrati del TRAM la vicenda sarà dilatata ulteriormente nel tempo.
I giudici hanno infatti dichiarato che sia la ditta a cui sono stati appaltati i lavori, sia quella che ha interposto ricorso non rispettano i requisiti richiesti. Tale valutazione potrebbe consentire però al comune di assegnare il cantiere per mandato diretto.
EnCa