Condanne confermate, ma pene più miti per le tre tentate rapine del gennaio del 2013 ai danni dell’ufficio postale di Melano. Lo ha deciso la Corte di appello e di revisione penale, presieduta da Giovanna Roggero-Will.
I giudici non hanno creduto all'uomo che aveva fatto da autista: si diceva innocente e voleva essere assolto. Le prove (DNA sulla pistola ad esempio) consentono di collegarlo agli atti. La pena detentiva di due anni e sei mesi sospesi (per due anni invece di tre) è stata confermata. In aggiunta, per lui, c'è una multa. Le sanzioni nei confronti degli autori materiali dei colpi non riusciti sono state ridotte e portate a due anni e nove mesi per l’uno e a tre anni per l’altro imputato.
Nel dicembre del 2013 alle Criminali, i tre uomini erano stati ritenuti correi di ripetuta tentata rapina aggravata. Gli autori erano stati condannati rispettivamente a tre anni e sei mesi e tre anni di detenzione. I due chiedevano una riduzione della pena. Il procuratore pubblico Paolo Bordoli si è invece battuto per un verdetto più severo.
Red. MM