Cronaca

Impianti di risalita, il governo risponde

"No" alla tariffa per indigeni chiesta dai socialisti

  • 16 gennaio 2012, 15:13
  • 5 giugno 2023, 18:35
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  • � Ti-Press / Samuel Golay

L’esecutivo retico non vuole una tariffa per indigeni generalizzata per gli impianti di risalita. A chiederlo era il gruppo socialista del Parlamento, che auspicava anche l'applicazione di una tariffa preferenziale per tutti i trasporti pubblici retici e l'introduzione di una comunità tariffale nel cantone.

Nella sua risposta scritta trasmessa oggi al Gran Consiglio, il Governo fa notare che nel cantone quasi tutti gli impianti di risalita sono gestiti da imprese private senza mandato di trasporto di diritto pubblico. Le varie aziende sono quindi «libere nella loro politica dei prezzi e si orientano alle condizioni di mercato, dato che si trovano in concorrenza diretta».

Già oggi, inoltre, molte società accordano sconti fino al 50% alle persone domiciliate nei comuni situati nelle immediate vicinanze degli impianti. Una tariffa per indigeni generalizzata e uniforme nel cantone rappresenterebbe invece un intervento eccessivo che distorcerebbe la concorrenza, sostiene l'esecutivo.

In merito alla richiesta di una tariffa preferenziale per tutti i trasporti pubblici grigionesi, il governo ricorda invece che dal 1999 esiste una nuova tariffa per indigeni, sotto forma di una riduzione del 20% sulle carte per più corse.

Inoltre la questione era stata affrontata alcuni anni fa, ma «i comuni e le imprese di trasporto non avevano mostrato alcuna accettazione, in particolare per quanto riguarda i costi residui», afferma il Governo.

Infine prima di valutare se modificare la strategia cantonale, l'esecutivo preferisce aspettare l'esito dei progetti tariffari dell'Unione dei trasporti pubblici (UTP) attesi ancora quest'anno.

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