Cultura e spettacoli

Come battere la corruzione

A Cannes il nuovo film del romeno Mungiu

  • 20 maggio 2016, 01:42
  • 14 settembre 2023, 10:00
Un immagine da Bacalaureat di Christian Mungiu

Un immagine da Bacalaureat di Christian Mungiu

  • festival-cannes.com

Un sasso che rompe il vetro della finestra di casa finendo sul pavimento del salotto: è il presagio di una serie di avversità con cui si apre Bacalaureat del rumeno Cristian Mungiu, vincitore della Palma d'oro nel 2007.


Protagonista un medico (
Adrian Titieni) che si trova ad affrontare il crollo emotivo della figlia (
Maria-Victoria Dragus) aggredita e quasi stuprata alla vigilia dell’esame di maturità, il risultato del quale le permetterebbe di avere la borsa di studio per frequentare l’università di psicologia in Inghilterra.

Padre e figlia sono al centro della trama di Bacalaureat

Padre e figlia sono al centro della trama di Bacalaureat

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Per dare la possibilità alla ragazza di iniziare una nuova vita all’estero, ricca di quelle possibilità che - lui dice - la Romania non offre, l’uomo si rivolge a un conoscente molto potente che gli sta chiedendo una raccomandazione per riuscire ad avere il trapianto di fegato che sta aspettando. Il patto è chiaro: un fegato nuovo per un votazione alta al diploma.


Parallelamente il medico scopre che la sua amante è incinta (anche lei ha una richiesta: un logopedista che aiuti il figlio che ha già a risolvere i suoi problemi di linguaggio), la madre ha un infarto, la moglie lo lascia, una seconda pietra arriva questa volta sul cruscotto dell’auto, riceve la visita di due agenti che hanno scoperto il suo accordo con il malato di fegato (e che a loro volta gli offrono di mettere a tacere le accuse su di lui in cambio della possibilità di interrogare il paziente appena operato).

La locandina del film di Mungiu

La locandina del film

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In questo vortice di eventi - fra ospedale, poliziotti, il ragazzo della figlia - esiste una sola costante: il ricatto. Bacalaureat delinea un ritratto agghiacciante della società rumena, che appare fondata su corruzione e favoritismi, tanto che l’unica soluzione per i giovani appare la fuga. E pone una questione morale che passa attraverso il rapporto padre e figlia: deve l’uomo intervenire e cedere allo scambio di favori per dare alla ragazza la possibilità di andare in Inghilterra? E soprattutto: come spiegarle questa deroga ai principii che fino ad allora le aveva impartito? Ma le nuove generazioni mostrano il desiderio di continuare a vivere e a crescere nel loro Paese, per migliorarlo.

Francesca Felletti

www.rsi.ch/cannes2016

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