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AIDS, la metà non sa d'averlo

Chiusa la conferenza di Melbourne: obiettivo far emergere in malati "invisibili"

  • 26 luglio 2014, 18:29
  • 6 giugno 2023, 20:53
Il simbolo della lotta all'AIDS

Il simbolo della lotta all'AIDS

  • KEYSTONE

Il futuro della lotta all'AIDS passa per l'emersione di quel 50% di persone infettate dal virus che non ne sono a conoscenza. E' una delle conclusioni della conferenza internazionale sulla malattia tenutasi nell’ultima settimana a Melbourne.

"L'obiettivo dichiarato è mettere sotto controllo l'epidemia entro il 2030", spiega Stefano Vella, ricercatore dell'Istituto superiore di sanità italiano fra gli estensori delle linee guida Organizzazione mondiale della sanità sulla malattia. “Ma per riuscirci - sottolinea - bisogna tirare fuori il sommerso, quei milioni di persone che non sanno di avere il virus, e trattare tutti. È un enorme problema di costi, di carenza di strutture, ma proprio i risultati ottenuti finora dall'alleanza di scienza, politica e società civile che combatte l'AIDS, unica nel panorama mondiale, fanno ben sperare”.

Durante i lavori, funestati dalla tragedia del volo abbattuto in Ucraina, è emerso che al mondo vi sono 35 milioni di sieropositivi, di cui circa metà (compresi 3,3 milioni di bambini) inconsapevoli. Ogni anno le nuove infezioni sono 2,3 milioni.

RED.MM/Diem/ATS

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