Natura e Animali

Più carnivori, stesse prede

Il WWF denota una numero stabile di animali da reddito uccisi a fronte dell’aumento dei grandi predatori

  • 30 gennaio 2015, 10:53
  • 7 giugno 2023, 04:16
L'orso M13 (foto) venne abbattuto nel 2013 poiché ritenuto pericoloso

L'orso M13 (foto) venne abbattuto nel 2013 poiché ritenuto pericoloso

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Il WWF non ha dubbi: la convivenza in Svizzera fra grandi predatori e uomini è possibile. Nel bilancio 2014 diffuso venerdì l’organizzazione per la conservazione della natura sottolinea come il numero questi animali sia aumentato (anche se solo leggermente) mentre è rimasto sostanzialmente invariato il numero delle prede.

Le analisi genetiche hanno confermato la presenza di 25 lupi negli ultimi due anni (17 nel 2012), 160 linci e due orsi (M25 e un altro ancora sconosciuto). Gli animali da reddito sbranati sono stati 186: una cifra sostanzialmente analoga a quelle precedenti. La stabilità è data soprattutto da una maggiore protezione delle greggi, grazie anche ai finanziamenti e disposizioni federali in materia.

Ma, ammoniscono gli ambientalisti, molte valli non sono ancora adeguatamente preparate all’arrivo dei plantigradi. La Val Monastero lo è in modo esemplare ma Bregaglia, Alta Engadina e l’Alto Ticino sono ancora fermi nell’attuazione delle misure di protezione dei greggi, nei piani di gestione dei "cassonetti anti-orso" e nella tutela degli apiari.

ludoC

Dagli archivi RSI

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