“I grandi Gershowitz”

COLPO DI SCENA
Da lunedì 19 febbraio a venerdì 8 marzo 2024 ore 20:00

Con Natale Ciravolo, Roberto Chevalier, Claudio Ricordi, Adele Pellegatta, Alessandra Felletti, Igor Horvat, Tatiana Winteler, Augusto Di Bono, Federico Caprara, Gianmario Arringa, Cecilia Broggini, Antonio Ballerio, Gianni Quillico.
Musiche di George Gershwin eseguite al pianoforte da G. Gershwin e Giulio Granati
Pressa del suono, sonorizzazione ed editing: Lara Persia
Regia: Claudio Laiso
Produzione: Francesca Giorzi

A 100 anni dalla prima esecuzione delle Rapsodia in Blue di George Gershwin (26.09.1898 - 11.07.1937) Rete Due propone il riascolto di un radiodramma dedicato allo straordinario rapporto tra Ira e George Gershowitz.
Chi erano i fratelli Gershowitz, e come e perché due giovani ebrei di origine russa hanno rivoluzionato la musica nord americana ?Beh, la storia della musica è piena di fratelli (e di sorelle) più o meno celebri, con i quali i grandi musicisti hanno condiviso, a diversi livelli, esperienze d’arte e di vita. Ma la relazione tra George ed Ira Gershwin è stata del tutto particolare: l’uno si specchiava nell’altro, l’uno era complementare all’altro tanto quanto era necessario a rappresentare l’alto e il basso della nuova musica americana, il “cultivated” ed il “popular” nella miglior rappresentazione estetica musicale legata al senso popolar-commerciale. Ma entrambi indissolubilmente legati in un unico stampo al più alto livello possibile per quei tempi…
Se l’originalità di George si evidenzia nella folgorante invenzione ritmica e armonica fusa in un personalissimo melting pot di rag e jazz e (nelle pagine sinfoniche) di musica classica, quella di Ira si coglie nel virtuosismo verbale, nella sensibilità per il valore fonetico e musicale delle parole, nella maestria della versificazione, nell’abilità di orchestrare codici espressivi e registri linguistici ben diversi: dal sentimentale al parodistico e sarcastico, dalla semplicità colloquiale al più sofisticato umorismo, dallo slang al raffinato gioco letterario. E il tutto condito da una spiccata predilezione per i giochi di parole, doppi sensi ed il nonsense, le allusioni e l’iperbole paradossale.
I nostri due Gershowitz ci hanno regalato la mozartiana profondità musicale espressa all’accessibile superficie che noi tutti possiamo leggere sin dal primo ascolto: una conseguenza della loro profonda e inattaccabile complicità artistica ed umana, e della simbiosi tra la compulsività musicale di George e il virtuosismo verbale di Ira, giunte a noi sull’onda delle più forti espressioni mediali e di spettacolo del ventesimo secolo. Tra le quali proprio la radio, che oggi su Rete Due rende omaggio ai due fratelli con una storia raccontata come un film, con flashback e zummate, interni ed esterni, salti di tempo e luogo. Un film radiofonico dove le immagini scaturiscono dalla fantasia degli ascoltatori, fantasia stimolata dalla superlativa colonna sonora: suoni, effetti e, soprattutto, musiche e canzoni di Jacob e Israel Gershowitz, alias George e Ira Gershwin, anche eseguite dal vivo, all’interno delle scene, da Giulio Granati.