Arte

Pierino Selmoni. Oltre l'ingegno, la materia

di Anna Pianezzola

  • 29 novembre 2012, 12:35
"Uomo semisommerso" e "Fontana mobile" tra le sue opere ticinesi

"Uomo semisommerso" e "Fontana mobile" tra le sue opere ticinesi

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Geronimo Arte
Giovedì 29 novembre 2012 alle 11:35

L’artista e scultore ticinese ha segnato la vita culturale del Ticino e della Svizzera degli ultimi sessant’anni. Avrebbe compiuto 90 a luglio. È lunghissimo l’elenco delle collaborazioni con architetti svizzeri e stranieri, da Hermann Baur a Mario Botta, da Tita Carloni ad Aurelio Galfetti e molti altri, con i quali ha contribuito a realizzare opere destinate a edifici religiosi o pubblici. Selmoni si è sempre distinto per la straordinaria padronanza delle tecniche scultore, non solo per il marmo ma anche per il legno, il bronzo, il ferro, la pietra, tecnica messa a disposizione di una vitalità espressiva immediatamente riconoscibile. Era stato tra i fondatori, nel 1963, dell’Associazione ticinese pittori e scultori, divenuto poi “Movimento 22”.

Nato a Ventimiglia, in Liguria, nel 1927, era ritornato in Ticino, cantone di origine della famiglia, allo scoppio della seconda guerra mondiale ed aveva seguito un tirocinio da marmorista, mettendo le basi della propria formazione artistica. Fin dal 1946 ha partecipato a collettive, si è perfezionato all’Accademia di Brera prima di ottenere numerose borse delle belle arti tra il 1951 e il 1958. Un riconoscimento alla carriera gli era stato assegnato nel 2003 dalla Federazione architetti svizzeri.

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