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Il romanzo del muro

di Mariarosa Mancuso

  • 5 novembre 2014, 12:35
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Segmenti del muro di Berlino a Teltow, sud di Berlino, 29 ottobre 2014

Alcuni, come Gunther Grass e Christa Wolf, erano già affermati, quando il Muro di Berlino crollò (era basso, e di cemento così scadente che i pochi pezzi rimasti sono conservati come una reliquia: la terra di nessuno e i poliziotti armati lo rendevano invalicabile).

La Germania era di nuovo unita, e anche gli scrittori più impegnati dovettero farci i conti. Altri, come Thomas Brussig, nato nel 1964, erano giovanotti quando il Muro crollò: finalmente si poteva viaggiare, sentire la stessa musica dei coetanei occidentali, non sospettare della fidanzata che ti spiava per conto della Stasi. Altri ancora il Muro non l’hanno mai visto, solo sentito raccontare, e magari sono di origine turca. La letteratura tedesca sulla riunificazione e post-riunificazione è ricca e interessante.

Ne parliamo con la germanista Alessandra Iadicicco, traduttrice di Peter Handke e di Heidegger.

Il romanzo del muro

Libri 05.11.2014, 12:35

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