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Il dovere di proteggere

di Andrea Rossini

  • 10 July 2015, 09:00
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Hasan Nuhanović

  • Keystone

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Venerdì 10 luglio 2015 alle 09:00
Replica alle 22:35

Il dovere di proteggere

Laser 10.07.2015, 11:00

Nel luglio di 20 anni fa, durante la guerra in Bosnia Erzegovina, Hasan Nuhanović era interprete per le Nazioni Unite a Srebrenica. Quando le truppe serbo bosniache attaccarono la citta, la sua famiglia lo raggiunse nella base dell'ONU, insieme a migliaia di civili che chiedevano protezione. I caschi blu olandesi pero, dopo aver inizialmente accolto i civili, li fecero uscire dalla base e, dopo una settimana, lasciarono Srebrenica. La madre, il padre e il fratello di Hasan furono uccisi nei giorni successivi e gettati in fosse comuni, insieme ad oltre 8.000 bosniaco musulmani.

Da quel giorno, Hasan chiede giustizia. Le Corti internazionali hanno dichiarato Srebrenica un genocidio e hanno condannato diversi soldati e ufficiali serbo bosniaci, considerati mandanti o esecutori di quel crimine. Hasan Nuhanović, pero, ritiene che anche i caschi blu debbano essere condannati. I soldati olandesi, infatti, non hanno adempiuto al loro dovere, il dovere di proteggere.

Anche se non avevano la forza di opporsi alle truppe del generale Mladić, non avrebbero dovuto consegnare ai soldati serbo bosniaci i civili che avevano chiesto loro protezione.

Al termine di una battaglia legale durata anni, la giustizia olandese ha dato infine ragione all'ex interprete delle Nazioni Unite. Dopo aver riconosciuto la responsabilita dell'Olanda, ora i giudici potrebbero condannare anche i singoli ufficiali che comandavano i caschi blu.

Nuhanović ha scritto diversi libri sulla sua esperienza e quest'anno si appresta a commemorare il ventennale dal genocidio in cui trovarono la morte i suoi familiari.

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