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In gara e a lezione di Burlesque

Fenomenologia di un’arte piccante, di Daniel Bilenko e Jgor Gianola

  • 26 luglio 2016, 11:00
Dana Tramp delle Poison Ladies al concorso di Burlesque in versione Cleopatra (fotografia di Andreas Miciocci)

Dana Tramp delle Poison Ladies al concorso di Burlesque in versione Cleopatra

  • Andreas Miciocci

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Da martedì 26 a giovedì 28 luglio 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35

L’arte del vedo-non-vedo trasformata in un documentario per sole orecchie. Questa una delle sfide di “Bourlesque, mon amour”, mini-serie di tre episodi da 25 minuti circa l’uno a cura di Daniel Bilenko e Jgor Gianola e prodotta da Roberto Antonini.

Un viaggio sonoro e immaginifico nel mondo dello strip-tease ironico (ma anche tenero, poetico e a volte volgare) in compagnia di donne (e qualche uomo) che lo praticano per diletto o professionalmente. Un mondo vecchio di 100 anni, il Burlesque. Eppure capace di rinnovarsi, farsi contaminare e proporsi in vesti (e uno svestirsi) nuovi. Ma soprattutto, in quanto fenomeno di costume e forma d’arte, capace di parlare di tutti noi: dei nostri pregiudizi morali e del nostro rapporto con la seduzione erotica.

Perché una donna (magari insospettabile) si mette a farlo? E perché andare a una specie di strip-tease se il nudo non è –hum— integrale? Che gusto c’è? Infine, quale la storia e lo stato di salute del Burlesque oggigiorno?

Martedì 26 luglio 2016

In gara e a lezione di Burlesque

In questo primo episodio facciamo conoscenza con le Poison Ladies, un gruppo ticinese di performer che partecipano a un concorso; e seguiamo una lezione di Burlesque nel luganese condotto dalla coreografa e danzatrice Lynn Jamieson.

In gara e a lezione di Burlesque

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