Popolarissima in Francia, poco conosciuta al di fuori dell’Esagono,
Santa Teresa di Lisieux è una delle figure femminili più popolari del XX secolo, riconosciuta “dottore della Chiesa” alla pari di Caterina da Siena e Teresa d’Avila. Con Giovanna d’Arco è patrona secondaria di Francia. Entrata nel convento delle carmelitane a 15 anni, la sua vita fu brevissima. Morirà infatti di tubercolosi a 24 anni, a Lisieux, città della Normandia che ospita una basilica intitolata a lei. Oltre 700 mila all’anno i visitatori, la località nel dipartimento del Calvados è il luogo di culto più frequentato dopo Lourdes.
La statua di Teresa – solitamente ritratta mentre tiene un mazzolino di rose tra le mani – si trova in ogni chiesa francese, ma anche in libreria è popolarissima. La sua opera postuma “Diario di un’anima” ha venduto oltre 500 milioni di copie nel mondo, è considerato un manuale di vita imperdibile anche per chi non professa alcuna religione.
LASER racconta cosa abbia spinto i credenti a rivolgersi verso questa “ragazzina”, tenace, testarda ma dallo spirito profondissimo e contagioso, come oggi sia percepita quella figura, la sua attualità e il suo straordinario messaggio legato ai piccoli generosi gesti quotidiani.
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