Moby Dick

Il nostro meglio

A cura di Barbara Camplani

  • 29 dicembre 2018, 11:00
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MOBY DICK
Sabato 29 dicembre 2018 alle 10:00

In questo ultimo appuntamento del 2018 riascoltiamo alcuni momenti importanti delle puntate di “Moby Dick” degli ultimi due mesi, a cominciare da Cosa fa andare la Filanda. Lo scorso 1° dicembre – in diretta dal centro culturale La Filanda di Mendrisio, ottimo esempio di riuso architettonico – si è discusso del rapporto fra architettura e territorio. Partendo dagli errori commessi nella pianificazione e nella progettazione del territorio ticinese, ci si è interrogati sulle possibili soluzioni per il futuro, con Riccardo Blumer, direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, Ludovica Molo, presidente della Federazione svizzera degli architetti, e lo storico Luigi Lorenzetti, esperto di storia del territorio alpino.

La parte centrale di questo “best of” è invece incentrata sul Senso del sacro, un tema che attraversa la storia dell’umanità, dalle pitture rupestri del Paleolitico alla crescente rimozione del sacro nella civiltà contemporanea. Ma come interpretare la tensione e la percezione di una dimensione altra: ostacolo per il cammino del pensiero o bisogno collettivo? Spinta irrazionale oppure vero e proprio esercizio della ragione? Su questi interrogativi ruota il dibattito fra Gabriella Caramore, scrittrice e già docente di religione e Comunicazione a La Sapienza di Roma, il filosofo e teologo Markus Krienke, docente della Facoltà di Teologia di Lugano, e il filosofo della scienza Armando Massarenti.

Chiudiamo infine con Un regno in affanno, puntata dedicata all’Arabia Saudita e registrata poche settimane dopo l’omicidio del giornalista Jamal Kashoggi, mai più uscito vivo dal consolato saudita di Istambul. Un evento che ha riportato alla luce le profonde contraddizioni che vive questo paese, analizzate dall’orientalista Massimo Campanini, dalla giornalista ed esperta di Medioriente Rolla Scolari e dall’analista dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Eleonora Ardemagni.

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