Moby Dick

Rifugiati, migranti, esclusi

La nuova selezione del genere umano, di Clara Caverzasio e Orazio Martinetti

  • 26 settembre 2015, 12:00
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MOBY DICK
Sabato 26 settembre 2015 alle 10:00

Sotto il segno dell’emergenza profughi: questa è stata la lunga e dolorosa estate del 2015, una stagione che purtroppo non si è ancora conclusa sotto questo aspetto. Da tempo infatti gli esperti suggeriscono di abbandonare il concetto di “emergenza”, giacché nei prossimi anni i flussi migratori da Sud verso Nord non si interromperanno: proseguiranno finché in Africa e nel Medio Oriente saranno al potere clan e dinastie sanguinarie, e finché molte potenze, dagli Usa alla Russia agli emirati arabi, continueranno a fornire armi ai paesi in guerra. Per questo è diventato difficile distinguere tra rifugiati politici e rifugiati economici. La politica e l’economia sono infatti interdipendenti: sono il dritto e il rovescio della medesima medaglia, il risultato di scelte governative criminali o scriteriate.

Ma l’incremento dei flussi migratori interroga e inquieta anche i paesi di destinazione. Non tutti i paesi dell’area Ue si sono dimostrati solidali e non tutti hanno aperto le porte allo stesso modo. Senza dimenticare che la figura del profugo scatena reazioni destinate ad orientare le scelte politiche ed elettorali di ogni stato membro.

Invitati a discutere di questo argomento saranno Gianni D’Amato, professore ordinario dei fenomeni migratori all’università di Neuchâtel; Giampaolo Musumeci, fotoreporter, specialista di migrazioni e attualità internazionale; Giancarlo Dillena, direttore del “Corriere del Ticino”.

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