Leo Lionni, nato in Olanda nel 1910 e morto in Italia nel 1999, è stato un artista poliedrico di fama mondiale, che ha esplorato ambiti diversi, come la pittura, il design, l’architettura, l’illustrazione. Negli Stati Uniti, dove visse molti anni, fu un grafico pubblicitario e art director di successo, ma fu forse la letteratura per l’infanzia l’ambito in cui egli lasciò il segno più indelebile, con più di 40 opere che ancor oggi incantano i bambini, senza aver perso nulla della loro freschezza.
Resta un classico l’albo “Piccolo blu e piccolo giallo”, uscito negli Stati Uniti nel 1959, lavoro estremamente innovativo per l’epoca, che metteva in scena come protagoniste due forme astratte, due macchie di colore, il cui abbraccio faceva nascere qualcosa di nuovo. I suoi libri sono pubblicati in italiano da Babalibri, che ora, a 25 anni dalla scomparsa, lo celebra pubblicandone un prezioso inedito, un albo dal titolo “Un anno di sorprese”.
Ne parliamo con la direttrice editoriale di Babalibri, Francesca Archinto.
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