Oggi, la storia

Utopia e distopia

di Mariateresa Fumagalli

  • 09.02.2016, 08:05
Thomas More

Sir Thomas More

  • iStock

Oggi, la storia
Martedì 09 febbraio 2016 - 07:05

Oggi parlo di “utopia” perché mi sembra che nelle discussioni sui media il concetto sia molto presente. Ciò non sorprende, sono tempi infatti nei quali sentiamo la necessità di grandi mutamenti. L’inventore del termine “utopia” è Thomas More che nella sua opera più famosa propone una società ideale ospitata in un'isola “che non c’è”, una repubblica pacifica e prospera in contrasto con l’Inghilterra del suo tempo percorsa da intolleranza violenza e ingiustizia. More indica il rifiuto della proprietà privata e la comunione dei beni come fondamento di giustizia e di pace proponendo un governo di saggi che in determinate circostanze ricorrono alla diretta consultazione popolare. Base di tutte le religioni ammesse e dei culti tollerati è la fede in un Essere supremo, unico, provvidente e buono; ma l’ateismo, visto da More come fonte di immoralità, è bandito. La condanna dell’ateismo fa parte della cultura del tempo quando la morale era strettamente connessa alla religione.

Pochi uomini politici sono diventati santi (la ragione mi pare evidente) ma fra i pochi va ricordato proprio Thomas More, Gran Cancelliere di Enrico VIII d’Inghilterra che fu proclamato santo dal papa romano secoli dopo, nel 1935, e definito “martire” dalla chiesa anglicana, nel 1980. Condannato per aver rifiutato di prestare giuramento al sovrano, proclamatosi capo della Chiesa inglese in opposizione al papa di Roma, More fu decapitato.

Da progetto etico e politico, “principio di speranza” (Ernst Bloch) e “fattore creativo della storia” (Karl Mannheim), oggi il termine “utopia" nel linguaggio ordinario decade sovente a significare chimera irrealizzabile e persino modello di governo totalitario. In contrasto a “utopia” la parola “distopia” - forse usata per la prima volta da John Stuart Mill - indica la “società perversa”, il rovescio di quell’ideale ispirato a More dalla sua cultura classica e cristiana: la Repubblica di Platone e gli Atti degli apostoli.

Ti potrebbe interessare