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L’evoluzione dei salari in Ticino e in Svizzera

di Amalia Mirante

  • 6 aprile 2017, 14:20
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Giovedì 06 aprile 2017 alle 12:20

L’evoluzione dei salari in Ticino e in Svizzera

Plusvalore 06.04.2017, 14:20

L’ufficio di Statistica cantonale ha pubblicato di recente uno studio sull’evoluzione dei salari dal 2008 al 2014. L’analisi parte dai dati della Rilevazione della struttura dei salari.

Da qualche anno a questa parte sempre più ci si riferisce al concetto di salario mediano lordo standardizzato. Scopriamo che quello ticinese è di 5'125 franchi al mese: significa che metà delle persone guadagna di più e metà delle persone guadagna di meno.

La prima considerazione su cui mettiamo l’accento è che questo salario dal 2008 al 2014 è cresciuto. Alcuni di voi potrebbero pensare: e ci mancherebbe anche che guadagniamo di meno di 6 anni fa! Attenzione perché non per tutte le categorie è per forza così: i giovani laureati, per esempio, guadagnano oggi generalmente meno di quanto guadagnavano nel 2008.

È vero: i salari nel Cantone Ticino crescono, ma crescono in maniera inferiore a quelli nazionali. Questo ci porta a guadagnare il 17% per cento in meno che nel resto della Svizzera. Impressionante è il paragone con Zurigo: la differenza sale al 30%.

Sfogliando lo studio, senza grandi sorprese, scopriamo che il divario dei salari tra uomini e donne persiste. Ancora una volta, il Cantone Ticino mostra tuttavia una peculiarità: se a livello svizzero, la leggera riduzione dello scarto salariale dipende dall’aumento dei salari femminili, nel caso ticinese, la riduzione è dovuta principalmente alla stagnazione dei salari maschili. Insomma, nessuna buona notizia, nemmeno da questo fronte.

Andiamo a vedere i salari in funzione del permesso: scopriamo, senza grande meraviglia, che gli stipendi dei frontalieri sono più bassi del 20% di quelli degli svizzeri. Come spesso sottolineano alcuni, questi dati, come quelli per le donne, non tengono conto delle caratteristiche individuali come l’età, la funzione, il profilo professionale, eccetera… Tuttavia, se andiamo a vedere ciò che succede nel contesto nazionale, ci rendiamo conto di un’altra importante differenza. A livello svizzero, la percentuale occupata di frontalieri è molto più bassa e soprattutto essa non rappresenta per forza la categoria peggio pagata.

Chiudiamo questa carrellata dando un’occhiata ai salari nei settori economici. Ancora una volta confermiamo che in tutti i settori ticinesi si guadagna meno che in Svizzera. Le differenze, ci dice lo studio, variano di molto da settore a settore: se si lavora nel settore manifatturiero ticinese si guadagna per esempio il 28% in meno che in Svizzera. Non va molto meglio nelle attività professionali, scientifiche e tecniche.

Insomma, raccontata così la storia potrebbe anche impensierirci: che cosa dovremmo dire ai nostri giovani? Di non formarsi? E alle nostre giovani, dovremmo suggerire di farlo, ma di andare a lavorare altrove? Assolutamente no. Ciò che dobbiamo dire ai nostri giovani e alle nostre giovani è che il futuro è nelle loro mani e proprio grazie alla formazione e al duro lavoro, colmeranno i ritardi di questo Cantone che si merita decisamente molto di più.

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