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Vent’anni di studi manageriali all’USI

di Gianluca Colombo

  • 25 ottobre 2016, 14:20
Vent’anni di studi manageriali all’USI

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Martedì 25 ottobre 2016 alle 12:20

Vent’anni di studi manageriali all’USI

Plusvalore 25.10.2016, 14:20

La scorsa settimana è stato ricordato il ventesimo anno dall’avvio dei corsi all’Università della Svizzera italiana. Allora il semestre cominciava a metà ottobre; passando al sistema di Bologna (tre anni di bachelor e due di master), abbiamo anche anticipato l’inizio dell’A.A. a settembre. La RSI è venuta a fare alcune riprese durante la mia lezione di Economia aziendale agli studenti del primo anno di bachelor. L’occasione mi ha fatto pensare alle venti coorti di studenti che hanno partecipato alle lezioni di economia aziendale. Dal 1996 al 2002 il punto di riferimento per questi studenti è stato il Prof. Vittorio Coda dell’Università Bocconi, che insieme al collega Angelo Provasoli (che poi fu Rettore della Bocconi), fece parte del Comitato ordinatore (una specie di consiglio di Facoltà provvisorio) della nuova Facoltà di Scienze economiche dell’USI. Io sarei arrivato nel 2002. Da allora, ho visto succedersi molte generazioni di studenti che si sono dedicati agli studi aziendali.

L’istituto di management nasce, secondo le indicazioni dei colleghi Coda e Provasoli, come luogo ove sviluppare interessi di ricerca in ambito aziendale da parte dei professori che man mano si sono aggiunti. Le idee e i valori di allora ancora orientano le linee di ricerca, di base e applicata, dell’Istituto.
Una felice sintesi di questo patrimonio ideale, può essere rintracciata nella prolusione che il prof. Coda tenne lo scorso anno presso l’Università Carlo Cattaneo (Castellanza, Italia). Il tema trattato è: “La buona gestione”, i cui principi sono comuni a tutti i tipi di aziende, private, pubbliche e non profit. La radice della buona gestione sta nell’armonia con cui le aziende ben gestite riescono a comporre i molteplici interessi che in esse convergono. È quindi anzitutto capacità di soddisfare armonicamente una molteplicità di portatori d’interesse: clienti, in primis, ma anche fornitori, lavoratori, azionisti, e comunità territoriali. Perché questo sviluppo armonico sia possibile, occorrono professionalità e dedizione all’azienda, il cui bene è identificato soprattutto con lo sviluppo duraturo, vale a dire sostenibile.

Nel solco di questi principi, due importanti realizzazioni hanno visto protagonista l’istituto di management. Nel 2011 è stato lanciato il primo Executive Master in Business Administration, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo professionale di alto profilo delle persone chiamate a gestire imprese, istituzioni finanziarie, organizzazioni pubbliche del nostro Paese. Il prossimo anno partirà la settima edizione dell’EMBA che conta ormai oltre 100 diplomati. Nel 2015, l’Istituto di management ha promosso la costituzione dell’Associazione ticinese delle imprese familiari (AIF-Ticino). L’interesse per questo tipo d’imprese risale agli anni di fondazione dell’istituto, poiché le imprese familiari incarnano in modo esemplare i criteri di buona gestione che l’Istituto di management promuove con le sue attività di ricerca, insegnamento e formazione continua.

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