È terminata da non molto l’ultima edizione del Festival di Sanremo, vetrina indiscussa della canzone italiana, cui fa da contraltare, nella stessa città, il Premio Tenco, dedicato alla canzone detta “d’autore”.

Specialmente nella prima, stupisce la pochezza dei contenuti dei testi (oltre che di quelli musicali e di arrangiamento) che, al di là delle tematiche, a detta di molti, non hanno mai conosciuto così tanta superficialità.
Che si tratti di messaggio sociale o politico, o di pura introspezione, ognuno di noi ricorda centinaia di canzoni che hanno fatto epoca e che sono stati veri e propri manifesti di pensiero, oltre che d’espressione artistica.

Ma esistono ancora, nella lingua italiana, canzoni che hanno ancora il potere di un’autentica riflessione ed espressione poetica, magari nascoste da un’industria discografica avida di profitti?
Oppure tutto ciò appartiene ad un’era passata?

Claudio Farinone e Giovanni Conti ne parlano con due studiosi: il musicologo Enrico De Angelis e il giornalista e organizzatore Enrico Deregibus, autori peraltro del recentissimo volume “Lontano, lontano”, dedicato a Luigi Tenco (Ed. Il Saggiatore).