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Una bicicletta e il Sud America da scoprire

La storia di Aleksandar, un ticinese su due ruote

Aleksandar Jankovic

Ciao a tutti, mi chiamo Aleksandar Jankovic e sono un ragazzo nato e scresciuto nella bellissima Lugano. Un anno fa ho deciso di intraprendere un viaggio intorno al mondo. Qualcuno potrebbe pensare che sia stata una decisione insolita per un ragazzo di 21 anni e in questo articolo vi racconterò come tale scelta maturata nella mia mente, si è concretizzata in un’esperienza meravigliosa.

Premetto che la mia vita in Svizzera era perfetta, una bella famiglia che mi ha sempre supportato, un sacco di amici sui quali poter contare in qualsiasi momento, in un Paese, contrariamente a molti altri, che ti permette di realizzare i tuoi sogni.

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Quando raccontai, per la prima volta, la mia decisione nel voler partire alle persone a me care, la loro reazione d’istinto fu quella di scoppiare a ridere, increduli. Una reazione del tutto comprensibile, visto che non erano a conoscenza che nella mia mente l’idea di voler partire si era ormai concretizzata. Dopo un breve periodo dalla mia scelta, trovai lavoro e inizia a risparmiare ogni singolo centesimo. Continuai a lavorare e lavorare per 7 mesi, con le continue critiche che mi ci sarebbero voluti almeno 100'000 CHF e non 15'000 CHF da me in programma, per partire. Ma io ero deciso, mi ero documentato e con l’aiuto dei preziosi consigli del Signor Werner Kropik, che senza conoscermi mi accolse nel suo studio per una piacevole chiacchierata sugli innumerevoli viaggi intrapresi, la mia scelta si concretizzò sempre di più. Dopo 7 mesi arrivai al mio obiettivo finanziario e la partenza fu vicina.

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A questo punto, famigliari e amici, iniziarono a preoccuparsi poiché capirono la mia grande intenzione nel voler realizzare questo viaggio da solo, in Paesi a me sconosciuti, con culture diverse dalla mia, intimoriti da cosa potesse accadere se non mi fossi sentito bene.

Solo adesso dopo 4 mesi e 13 nazioni, ho capito che nella vita bisogna avere il coraggio di intraprendere la strada che nel profondo sappiamo, ci porterà felicità, senza preoccuparci troppo delle cose negative che potrebbero accadere.

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Ma veniamo ora alle esperienze del mio viaggio. Dopo il tragitto Svizzera Serbia mi sono fermato a Belgrado dove ho dormito per 4 notti in un dormitorio dove gli ospiti erano tutti migranti. È stato incredibile dormire in queste camerate da 20 con uomini, donne e bambini stremati dal viaggio. Persone con alle spalle un tragitto faticoso, senza avere con sé praticamente nulla e nonostante ciò quando si sedettero la prima sera a mangiare vollero condividere il loro poco cibo che avevano con me, straniero. Un gesto molto nobile.

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Un'altra esperienza che vale la pena raccontare è quella di Kiev. Sono stato ospite in questo dormitorio vicino la stazione centrale di Kiev, pagavo 2 CHF a notte, con persone molto povere ma con un cuore incredibile. La situazione nel dormitorio era pessima, camere minuscole da 10 persone, 1 bagno per tutti i 50 ospiti. Tutto molto stretto, tutto molto angosciante. Per i primi 10 minuti fui spaventato dalla situazione, ma appena mi presentai sentii un'accoglienza incredibile. L'età variava, c'erano ragazzi e ragazze dai 10 anni fino ai 60. Vi erano intere famiglie che vivevano li, condividevano la loro stanza con estranei che si fermavano e ripartivano. Ho passato 4 notti in quel dormitorio, mangiato, bevuto, dormito, 24h/24h a contatto con queste meravigliose persone che mi hanno accettato come se fossi uno di loro, un'esperienza unica. Dalla stazione di Kiev, accompagnato da molti amici conosciuti nel dormitorio, presi il treno per Mosca. Sul treno un'altra esperienza incredibile. Un vagone con 100 persone, due bagni e 12 ore di viaggio che mi attendevano. La mattina al mio risveglio andai in bagno e dalla stanchezza dimenticai il mio borsello con passaporto, carte di credito e 1'000 CHF in contanti. Tornai sulla mia piccola brandiva e mi rimisi a dormire. Dopo 15 minuti il controllore del treno venne da me con tutte le mie cose, dicendo che una ragazza l'aveva restituito. Mi feci immediatamente indicare la ragazza per andare a ringraziarla e offrirle un ringraziamento in denaro per il nobile gesto. Lei si rifiutò di accettare sorridendo. Il mio cuore credo che non abbia mai battuto così forte nel conoscere questa meravigliosa ragazza. Passai un mese intero in Russia, dove conobbi persone incredibili, educate, simpatiche e di grande talento. Lasciai la Russia in lacrime diretto a Friburgo, dove mi attendeva il secondo volo, destinazione Cuba. Sull'aereo ebbi la fortuna di conoscere un ragazzo cubano, che mi ospitò per la prima notte, dopo avermi appena conosciuto, a casa di suoi parenti. A Cuba ho avuto la mia prima crisi di solitudine. È stata molto dura per me ma fortunatamente mia sorella è venuta a trovarmi ed ho potuto riabbracciare la famiglia che tanto mi mancava, anche se solo per un breve periodo. Dopo Cuba, ho preso l'aereo per il Messico, dal Messico per gli USA ed in fine il Perù. Trovo che in Perù sia iniziata l’avventura che sognavo, un’esperienza che fino a 4 mesi fa potevo solo rappresentare vagamente nella mia mente. Senza averlo programmato ho comprato una bicicletta a Lima e ho deciso di iniziare un viaggio verso tutto il Sud America. Quindici giorni fa ho iniziato a pedalare. Sto conoscendo delle persone purissime, posti incredibili. Dopo la prima giornata di pedalata di 140km ho deciso di fermarmi in questo posto fantastico, Cerro Azul. La mattina avevo lezione di surf e durante il pomeriggio andavo a fare volontariato in ospedale. Tutto questo è durato 10 giorni, dopodiché sono andato con un amico medico, conosciuto in ospedale, nella giungla peruviana a Satipo, per una settimana. Ho giocato nella giungla con le scimmie, mangiato alimenti mai visti prima, pescato con i bambini e visto paesaggi magnifici. Sono rientrato oggi a Cerro Azul e domani mattina partirò per Cusco dove un'altra avventura mi attende.

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Devo ringraziare le centinaia di persone che mi hanno aiutato in ogni situazione, dall’ospitarmi, al regalarmi il biglietto per la metro, all’offrirmi cibo e bevande, all’accompagnarmi durante ogni mia partenza regalandomi sorrisi, gioia di vivere e felicità di esplorare il nostro pianeta, che seppur non perfetto, pieno di persone meravigliose in grado di renderlo migliore.

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Ci sentiamo presto amici di rete tre. Mi trovate sulla mia pagina di Instagram: jankovic_traveler

" Non voglio conoscere la rotta ne la destinazione, voglio che il viaggio si generi da solo giorno dopo giorno"

Un grosso abbraccio.

A presto,

Alex

ALEKSANDAR MUCCHIO SELVAGGIO

RSI New Articles 04.02.2016, 11:15

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