Clima e proteste spettacolari: le esperienze di Greenpeace

Continuiamo a chiacchierare di questioni climatiche, che spesso hanno bisogno di una scossa per attirare l’attenzione globale che meritano. Scossa che sovente viene dal basso, da movimenti di protesta, che con azioni anche spettacolari ti “sbattono in faccia” la realtà. Con noi oggi Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.

Quando raccogliere l’umido diventa il business di un giovane: Eva Perasso ci racconta la storia di Jonathan, 28 anni. Siamo a Chicago, quella di Jonathan è una delle molte storie virtuose di “ecosostenibilità”, di consapevolezza, di persone che si impegnano per aiutare a inquinare meno. E riescono a utilizzare gli scarti per vivere. Jonathan raccoglie l'umido dei vicini e lo trasforma in un prodotto da vendere.

Nel nostro Paese l’uso commerciale dell’energia nucleare iniziò nel 1969, con la messa in esercizio della centrale nucleare di Beznau I. Seguirono nel 1971 le centrali di Berznau II e di Mühleberg; poi Gösgen nel 1978 e Leibstadt nel 1984. Manca all’appello quella progettata a Kaiseraugst.

Nell’aprile 1975 migliaia di cittadine e cittadini occuparono il sedime che doveva accogliere il cantiere della centrale.
Il nome del villaggio di campagna argoviese, a due passi dal confine di Basilea Campagna, assurse agli onori della cronaca nazionale per diversi mesi e restò impresso nella memoria collettiva. Oggi si considera il 1975 l’anno-simbolo della nascita del movimento ecologista svizzero.

Rolf Schürch ha visitato quello “storico” campo, vicino all’autostrada A 3, insieme a uno dei promotori dell’occupazione.