Cile, un successo atteso una vita

Il Cile ha fatto sua la prima Coppa America della propria storia, trionfando contro l'Argentina dopo i calci di rigore. Vidal e compagni sono così riusciti a sfatare un tabù: nelle ultime quattro edizioni disputate in casa a trionfare era sempre stata la Seleccion. Dopo una partita combattuta minuto per minuto, gli ospiti hanno clamorosamente fallito l'appuntamento dagli undici metri. Il popolo argentino dovrà così attendere ancora per vedere i propri beniamini alzare un trofeo al cielo, l'ultimo risale alla magica notte del 1993, quando Batistuta stese con una doppietta il Messico.

Nel primo tempo i padroni di casa sono partiti forte, aggredendo in maniera rabbiosa gli uomini di Martino, soffocati dal pressing cileno. La prima grossa occasione è capitata sui piedi di Vidal, ma la sua conclusione da centro area è stata neutralizzata da Romero. L'Albiceleste ha man mano iniziato a farsi vedere dalle parti di Bravo, diventato Bravissimo su un colpo di testa ravvicinato di Agüero che stava per ammutolire l'Estadio Nacional. Pronta la risposta della formazione di Sampaoli, vicina al vantaggio con un contropiede di Vargas.

La ripresa è iniziata sulla falsariga della prima parte, con i rossi in avanti e gli argentini a controllare le avanzate avversarie. Poi la contesa si è fatta più aperta e grintosa, con alcune occasioni per parte, in particolare una ghiotta per Sanchez, il quale all'82' ha tentato da posizione defilata di andare in rete, ma la sua conclusione è finita a lato. All'85 l'arbitro ha giustamente annullato un gol a Lavezzi per fuorigioco, mentre all'ultimo secondo il Pocho ha gettato alle ortiche un contropiede favorevole, sbagliando il decisivo passaggio verso Higuain.

Poche emozioni nel supplementare, salvo una conclusione ravvicinata del Niño Maravilla dell'Arsenal che ha finito la sua corsa oltre la traversa. Ai rigori decisivi gli errori di Higuain e Banega e la marcatura di Sanchez.