Con l'Islanda una partita da dentro o fuori

dall'inviato in Olanda Antonio D'Autilia

Difficile capire cosa sia successo alle rossocrociate nel debutto contro l’Austria. Tutti si sono interrogati nel clan elvetico e nessuno, Martina Voss-Tecklenburg in primis, ha saputo darsi una spiegazione. Spiegazioni che alla vigilia di una partita così importante come quella contro l’Islanda ora servono davvero a poco. C’è invece da centrare una vittoria, vittoria trovata in più di un’occasione contro la formazione nordica, basti pensare che negli ultimi tre scontri diretti le nostre hanno ottenuto tre successi, realizzando 7 gol e subendone 0.

Per la seconda partita in questo Gruppo C, Martina Voss-Tecklenburg è costretta a rimescolare le carte, probabilmente Lia Wälti sarà arretrata in difesa, al posto della squalificata Rahel Kiwic (per lei un turno di sospensione dopo l’espulsione rimediata contro l’Austria). A centrocampo troverà una maglia da titolare Vanessa Bernauer, mentre, sempre nelle retrovie, da monitorare "giorno per giorno", come dice la nostra allenatrice, le condizioni della "capitana" Caroline Abbé, la quale molto probabilmente stringerà i denti e scenderà in campo. Non si escludono altri cambiamenti rispetto all’undici presentato nel debutto di Deventer.

Di fronte le nostre ragazze si troveranno una Nazionale rinfrancata dalla prestazione contro la Francia (sconfitta di misura per 1 a 0). Non si prevedono cambiamenti nella formazione islandese, anche perché alle importanti defezioni arrivate prima ancora dell’Europeo, il più giovane CT del torneo, Freyr Alexandersson (34 anni), ha posto rimedio con l’inserimento di giovani giocatrici molto interessanti. Ci si aspetta, quindi, una sfida fisica ed equilibrata, l’Islanda penserà soprattutto a non prenderle, alle nostre il compito di trovare il modo per andare in rete.