Di Basic e altri problemi

Manca solo un mese all'inizio del campionato di Super League, ma i grattacapi da risolvere per il presidente del Lugano Angelo Renzetti sono ancora non pochi. Il primo è quello relativo a Marko Basic. Durante la prima sessione di allenamento il numero uno bianconero si è incontrato con il procuratore del giocatore ma non si è trovata una soluzione. Il centrocampista vuole andare al Grasshopper, il Lugano vuole lasciarlo andare, ma, come spesso capita, non ci si accorda sulle cifre.

"C'è la volontà di farlo andare ma c'è anche la volontà di avere un prezzo congruo - spiega Renzetti - Lui fa il suo gioco (se n'è andato dal primo allenamento, ndr), che non è un bel gioco perché non è da uomo maturo". Basic, dal canto suo, fa notare che "il presidente prima di andare in vacanza mi ha dato la sua parola, mi ha guardato negli occhi, mi ha stretto la mano: adesso spero che lui sia un uomo di parola".

Senza dimenticare l'aspetto societario, dove ancora c'è molto da lavorare. "Purtoppo abbiamo un direttore generale (l'avvocato Luca Tettamanti, ndr) che è due giorni che non si fa sentire e un amministratore delegato (Pablo Bentancur, ndr) che è lì a metterci solo il bastone tra le ruote, ma son cose che metteremo a posto. Mi dispiace perché non si riesce mai a godersi un momento di tranquillità", conclude Renzetti.