Svizzera, anche brutta va bene

Sarà stato il campo, sintetico e in condizioni pessime, sarà stata l'ambientazione da calcio regionale, con uno stadiolo incastonato tra i palazzi e davanti a pochissimi intimi, sarà stata la trasferta o l'altitudine. Sia quel che sia, la Svizzera non ha certamente offerto la sua migliore prestazione in questo cammino verso i Mondiali 2018 nella sua seconda trasferta nel giro di quattro giorni. Ad Andorra La Vella, infatti, i rossocrociati non sono andati oltre una vittoria risicata per 2-1.

Un successo che non ha prodotto particolari entusiasmi ma che ha comunque permesso alla squadra di Petkovic di diventare la prima selezione rossocrociata a mantenere il punteggio pieno dopo tre sfide in una qualificazione per un Mondiale. A trovare il vantaggio ci ha pensato Schär al 18', il quale ha trasformato un penalty dopo che l'ex bellinzonese Lima Sola ha mandato a gambe all'aria Mehmedi. Un gol che però non è stato il preludio ad un cavalcata elvetica. Anzi il match si è spento sempre più, con la Svizzera che si è fatta innervosire e irretire dalla ruvidità difensiva degli andorrani.

L'inserimento ad inizio ripresa di Elvedi per un acciaccato Klose e, dopo un'ora di gioco, del giovane Zakaria al posto di Gelson Fernandes ha dato un po' più di brillantezza ai rossocrociati, che hanno trovato al 77' il raddoppio con un bel colpo di testa di Mehmedi su cross di Shaqiri. Una rete che ha comunque permesso alla Svizzera di mantenere il vantaggio fino alla fine, anche dopo la clamorosa botta da fuori di Martinez che ha sorpreso Bürki, infilando un gol che racconterà ai nipotini.