Non sono arrivati i tre punti che mancano dal 22 settembre scorso (nove partite senza vittorie) ma il Lugano può davvero festeggiare per un pareggio per 1-1 contro il Thun che, per come si erano messe le cose a Cornaredo, può anche essere accolto come una vittoria. Mai capace di costruire un'azione davvero pericolosa, la squadra ticinese, guidata in panchina da Mirko Conte vista la squalifica di Andrea Manzo, è riuscita a riacciuffare un pari proprio negli istanti finali.
Un punto quindi d'oro, perché per i bianconeri la partita si era messa male fin da subito. Già nel primo tempo la squadra di Saibene aveva reclamato per due rigori non dati (fallo di Piccinocchi su Tosetti e intervento con la mano di Ponce) e poi aveva anche sfiorato il vantaggio sempre con Tosetti, che ha visto il suo tiro a botta sicura salvato sulla linea da Mariani a portiere battuto. E a confermare che la giornata era davvero di quelle storte è arrivata la follia del giovane Ceesay che, entrato nella ripresa al posto di un inconsistente Ponce, è riuscito a farsi cacciare dall'arbitro dopo soli sei minuti di gioco. Giallo per un intervento scomposto su Schindelholz al 46' e giallo per un inutile tocco di mano al 51' e inevitabile espulsione.
In inferiorità numerica per quasi l'intero secondo tempo, il Lugano non ha così potuto far altro che difendersi. Questo fino al gol segnato da Peyretti proprio al 90' che sembrava aver messo la parola fine al match. Ma, con la forza della disperazione, i ticinesi hanno saputo rimettere in pari la sfida grazie a Mariani che ha bucato la rete ospite addirittura al 95'.
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