Ciclismo

Quanto pesano gli addii di Spartacus e IAM

Il ciclismo svizzero in attesa del salto di qualità dei suoi talenti

  • 24 aprile 2017, 20:23
  • 8 giugno 2023, 06:32
Fabian Cancellara

Fabian Cancellara

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Il 2017 sarebbe stato un anno di transizione per il ciclismo svizzero e lo si sapeva, ma il ritiro di Fabian Cancellara e la contemporanea chiusura dei battenti della IAM Cycling stanno forse lasciando un vuoto troppo grande da colmare per i corridori rossocrociati rimasti in gruppo a fare fatica. Tra di loro c'è ancora il veterano Martin Elmiger: "I quattro anni alla IAM sono stati il periodo più bello della mia carriera. È davvero un peccato che non siano riusciti a tenere insieme la squadra svizzera".

In attesa dell'esplosione di Stefan Küng o di un acuto del solito Michael Albasini, non resta che lavorare duramente sui team di sviluppo e far crescere i talenti. "Anche la mia carriera - ha spiegato Silvan Dillier, al quarto anno tra i pro - è partita dal 'team development' della BMC, per i giovani svizzeri è un'opportunità enorme avere una formazione giovanile direttamente collegata a una delle migliori squadre del World Tour, oltre tutto con delle solide radici rossocrociate".

"È una piattaforma interessante e ben strutturata. Ci sono diversi giovani interessanti e questo è fondamentale per il ciclismo svizzero"

Martin Elmiger

Il servizio con Martin Elmiger e Silvan Dillier (Rete Uno Sport 24.04.2017, 17h30)

RSI Ciclismo 24.04.2017, 17:50

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