di Luca Steens
La notizia del giorno, per altro preventivabile, che è emersa dall'allenamento di venerdì del Lugano è che sabato sera a Berna per gara-3 sul ghiaccio si vedrà Ryan Wilson. È stato Greg Ireland a confermarlo rispondendo a una domanda su Julien Vauclair, che ha provato a giocare il secondo atto della serie ma che ha dovuto alzare subito bandiera bianca a causa dei dolori che ha accusato a seguito della carica di Simon Moser rimediata sul finire della prima partita nella capitale: "L'assenza di Vauclair sarà pesante, ma tocca a uomini come Wilson, Chiesa e Furrer riempirne il vuoto".
Il coach non ha però rivelato chi sarà l'attaccante sacrificato: la sensazione, sulla base delle ultime prestazioni, è che sarà Tony Martensson a lasciare spazio al terzino canadese.
Per il resto l'allenamento è sembrato essere più intenso rispetto a quello di mercoledì, per quello che gli spiragli della Resega hanno lasciato emergere. "Ci siamo allenati molto bene, e di solito questo si rispecchia poi nella partita seguente", ha commentato il 51enne allenatore bianconero, prima di aggiungere: "In complesso abbiamo giocato meglio in media sull'arco dei 60', ma non siamo riusciti sempre ad ogni cambio a dare il massimo".
Ireland però guarda avanti senza paura: "La sconfitta l'abbiamo già archiviata. Abbiamo analizzato cosa abbiamo fatto bene e da lì vogliamo migliorare gli aspetti meno positivi". Insomma, non c'è bisogno di fasciarsi la testa per una battuta d'arresto, e lo stesso condottiero luganese lo ha fatto capire sin dalla prima battuta della lunga chiacchierata con i giornalisti:
"Come ho dormito? Bene, come un bambino... Nel senso che ogni due ore mi svegliavo e piangevo. No scherzo, come al solito, non è cambiato nulla. Ho analizzato i video, parlato con mia moglie e poi sono andato a dormire"
Greg Ireland
“Legato a Rete Uno Sport del 24.03.2017 12h30”