Di Daniela Bleeke
Dopo l'amara sconfitta all'overtime di giovedì sera, con la partita finita molto tardi, niente allenamento sul ghiaccio venerdì mattina per i giocatori del Lugano, che si sono trovati alla Resega per il pranzo e un defaticamento. Come per le trasferte a Ginevra e a differenza di gara-1 della finale, si è optato per la partenza verso Berna il giorno prima della sfida.
Intanto Damien Brunner, protagonista dell'episodio tanto contestato per un fallo da rigore mentre era solo davanti a Stepanek, non ha cercato scuse e, a freddo, ha spiegato che "dopo la partita l'arbitro ha detto che era rigore. Su questo non dobbiamo discutere. Come detto l'occasione in realtà è nata da un fallo di Alessio (Bertaggia, ndr), ma nell'hockey non esistono decisioni di compensazione, quindi era un po' seccante. Però abbiamo avuto abbastanza occasioni per decidere la partita in sessanta minuti".
"Il Berna all'overtime è stato chiaramente migliore. Noi dobbiamo fare in modo di essere pronti anche se la partita dura più di 60' e migliorare in powerplay"
Damien Brunner
Le continue interruzioni dovute ai lanci di oggetti in pista non hanno infastidito il numero 98: "I tifosi possono fare quello che vogliono, finché non feriscono qualcuno. La Resega è caldissima, è quello di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di emozioni e del sostegno del nostro pubblico". E, archiviata gara-3, si pensa subito a sabato: "L'ultima gara in trasferta non è stata per nulla buona. Avremo bisogno della stessa prestazione di Elvis mentre noi giocatori dobbiamo fare un passo avanti".
L'intervista a Damien Brunner (08.04.2016)
RSI Sport 08.04.2016, 19:20