"Avrei dato dei punti per i playoff"

dall'inviata a Berna Daniela Bleeke

Invece una giornata agrodolce per Alexandre Giroux, topscorer dell’Ambrì e secondo miglior cecchino di NL A dopo Fredrik Pettersson. Eppure sul palco il canadese approdato in Leventina ha ancora voglia di scherzare. Alla domanda della moderatrice Steffi Buchli se si è già abituato all’ambiente della Valascia il biancoblù risponde: “Non del tutto. Fa sempre talmente freddo che sembra di disputare un Winter Classic”.

Poi però a tu per tu il 33enne del Quebec diventa più serio: “Chiaramente sono fiero di essere il topscorer della mia squadra, significa che ho fatto qualcosa di positivo in stagione. Quando indossi il casco giallo vuol dire che sei stato bravo a livello offensivo. Ma è altrettanto chiaro che cambierei volentieri qualche gol o qualche punto con la qualificazione ai playoff”.

E la maglia del migliore della classe non è nemmeno sempre un vantaggio: “Certo, bisogna esserne orgogliosi, ma è anche vero che gli avversari ti hanno subito nel mirino. Sanno che sei quello più pericoloso che bisogna cercare di fermare. Si ha pure una certa responsabilità”.

Un ruolo che Giroux non ha intenzione di scrollarsi di dosso ora che le cose si sono fatte difficili: “Dobbiamo essere fiduciosi, tutto il gruppo. Non abbiamo nulla da perdere e vogliamo andare in vacanza il prima possibile. Per me è una situazione nuova, in Nordamerica non esistono i playout. Questa formula dà una possibilità a tutti, anche al Rapperswil, quindi dobbiamo affrontare una partita per volta sperando nel sostegno dei nostri tifosi”.