I numeri tra gara-2 e gara-3

TIRI IN PORTA: l’evoluzione da gara-1 a gara-2 dice che il Lugano ha tirato ancora meno (da 21 a 14!) e che il Berna ha invece aumentato sensibilmente la sua pressione offensiva (da 35 a 44!), segnando tra l’altro il suo gol-partita con il 42o tiro verso Merzlikins. Una sola conclusione in porta all’attivo invece di Klasen, dopo le 7 della prima partita.

INGAGGI VINTI: dalla supremazia dell’HCL in gara-1 (46-28) si è passati ad un sostanziale equilibrio (30-24, sempre per i ticinesi). A livello individuale: Martensson ne ha vinti 12 su 15, Lapierre 10 su 21 e Hofmann 2 su 6.

POWERPLAY: dalle superiorità numeriche ottimamente sfruttate in gara-1 (3 su 5 su entrambi i fronti) si è passati al nulla di fatto della seconda sfida: per il Berna 0/3 più 0/2 a cinque contro tre, per il Lugano 0/3.

CHECK: pochi erano stati quelli “veri” alla Resega, pochissimi sono rimasti sul fronte bianconero in gara-2 (appena 6!), mentre è decisamente aumentata la “presenza fisica” dei bernesi, passati da 7 a 21 bodycheck.

TIRI BLOCCATI: contabilità di nuovo in parità, con 12 conclusioni neutralizzate prima di arrivare in porta dai giocatori bernesi e 13 dai bianconeri.

TANTO E POCO: i luganesi più utilizzati a Berna sono stati Furrer (25’25’’), Martensson (23’45’’) e Klasen (23’41’’), il meno utilizzato Reuille (2’18’’).

QUARTA LINEA: con Schlagenhauf e Romanenghi in arrivo dalla NL B e mandati a sostituire Fazzini e Kostner, i cambi sono rimasti comunque saltuari, passando da 5 a 7. Presenze sempre regolari invece per la quarta linea dell’SCB.

FINE SERIE: prima sconfitta in trasferta per il Lugano in questi playoff, dopo 5 vittorie consecutive; prima sconfitta nei playoff con Pettersson in formazione, dopo 7 vittorie; e prima sconfitta stagionale contro il Berna con Shedden in panchina, dopo 4 successi.

DI MISURA: il Berna porta a quota 8 (su 9!) le sue vittorie conquistate con una sola rete di scarto nelle sue prime 11 partite di playoff, compresi 3 overtime e una serie di rigori.

(pi.gi.)