di Piergiorgio Giambonini
Andando per estremi, ci vien da dire che la stagione 2014-15 dell’HC Lugano è iniziata il 12 settembre 2013, un giorno prima del turno inaugurale del campionato 2013-14. E ci spieghiamo. Quel giorno di un anno fa, il club bianconero annunciò la partenza di Morant per Losanna e l’arrivo di Walker da Ginevra. Quel giorno, insomma, iniziò il “repulisti” in corso d’opera che Patrick Fischer e Peter Andersson – col sostegno, evidentemente, dei vertici societari – allargarono poi cammin facendo ai vari Campoli, Domenichelli, Jordy Murray, Fritsche ed infine Metropolit. Quel giorno, il 12 settembre 2013, l’HC Lugano cambiò decisamente rotta verso un futuro che il nuovo staff tecnico aveva subito iniziato ad immaginare, pianificare e appunto gestire con una strategia finalmente chiara e, soprattutto, coerente.
Per troppi anni, con troppi acquisti per vari motivi sbagliati e quindi “inutili” e con troppi(ssimi…) allenatori a darsi un infinito cambio in panchina, alla Resega si era marciato sul posto: a gridare vendetta c’erano, quel giorno, sette anni trascorsi tra quarti di finale e playout. E c’era un intero popolo bianconero che chiedeva a gran voce di poter tornare a credere nella sua squadra e nel suo club, e che a loro chiedeva coerenza ed emozioni. E allora quel giorno, il 12 settembre 2013, Patrick Fischer e Peter Andersson ottennero la loro prima vittoria – metaforica ma estremamente indicativa – ancor prima di “giocare” la loro prima partita. E quel giorno, per riassumere, iniziò appunto e finalmente il futuro dell’HCL.
È trascorso un anno, ed anche quel Lugano alla resa dei conti s’è poi fermato ai quarti di finale (e già a gara-5). Eppure l’intera scorsa stagione è stata molto ricca di significati, di indicazioni e di segnali pure e soprattutto in prospettiva. Alla Resega da un anno a questa parte si respira un’aria (da intendere come concetto globale) nuova e più fresca attorno ad un progetto ed a strategie finalmente – e lo ribadiamo – coerenti e credibili. E il popolo bianconero di cui sopra, apprezza al di là di risultati che (in barba perdippiù a ben 12 sconfitte nelle 25 partite giocate in casa!) hanno pur sempre portato il Lugano di Fischer e Andersson a chiudere la regular-season al 5o posto (a pari col Ginevra 4o e a 3 soli punti dal Friborgo 2o, e miglior piazzamento degli ultimi sette anni) con la seconda miglior difesa. Il popolo bianconero, si diceva, apprezza, e la conferma arriva in questi giorni da una campagna-abbonamenti già a +550 rispetto ad un anno fa, e lanciata a superare quota 4’000.
Al via della stagione 2014-15 in casa bianconera le premesse partono dunque da lontano, ed è confortante e beneaugurante che sia così, a ribadire quel concetto di coerenza strategica che negli anni precedenti alla Resega era andato decisamente svanendo, con tutte le conseguenze del caso. Quella che si schiera al via del nuovo campionato potrà anche non sembrare, a livello… nominale, una squadra di primissima fascia: non lo sembra perché il portiere candidato titolare ha appena vent’anni e la pressione vera per lui inizierà solo adesso; perché il pacchetto difensivo, per quanto uscito come detto molto bene dallo scorso inverno, qualche incognita sembra pur portarsela appresso; e perché in attacco sembrano mancare i cecchini svizzeri.
Eppure il Lugano che va all’assalto della nuova stagione è una squadra già rodata, nei sistemi di gioco ed al tempo stesso di conduzione del gruppo. Una squadra in cui lo staff tecnico ha intanto voluto portare a quattro il numero di attaccanti stranieri, ingaggiandone oltretutto altri due molto ma molto creativi, più qualche altro giovane di belle e giustificate speranze. È, allora, un Lugano che Fischer e Andersson promettono “intenso”, veloce, determinato, attivo, affamato, e che come tale si aspettano e si augurano più concretamente offensivo e costante rispetto a quella ch’è stata la prima stagione del nuovo corso bianconero. Loro due ci credono fermamente. Ci crede il club. E ci crede il popolo. E allora che si vada ad iniziare, che di questa non-estate senza hockey anche alla Resega non se ne può più.
L'intervista di Paolo Laurenti a Vicky Mantegazza
RSI Sport 04.09.2014, 12:59
Contenuto audio
I servizi sugli stranieri dell'HC Lugano
La presentazione dell'HCL a Palazzo Mantegazza
Legato alla trasmissione Rete Uno Sport 04.09.2014, 12h50