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Paganini
Paganini
Lo scorso mese di settembre si sono festeggiati i dieci anni del LAC di Lugano: un centro culturale che ha marcato un prima e un dopo nella vita artistica della nostra regione. Non era mai successo che una città si assumesse l'onere di costruire una casa per le arti performative - musica e teatro - facendole convivere con le arti plastiche per una proposta continuativa e trasversale. Paganini celebra il successo di questa formula nella puntata di domenica 14 dicembre, ospitando Andrea Amarante (direttore generale nonché direttore della programmazione musicale del LAC) per un ampio discorso tra temi istituzionali, artistici e socioculturali. I contenuti musicali che verranno proposti nella puntata sono tutti in relazione ad alcuni degli ospiti della stagione 2025-2026 di LAC musica: Avishai Cohen (con la sua performance in Trio per Estival Jazz 2016), il duo pianistico di Bruno Canino e Antonio Ballista (nella registrazione del Concerto per due pianoforti e orchestra assieme all'Orchestra della Svizzera italiana diretta da Muhai Tang) e il vulcanico pianista giapponese Hayato Sumino (vera e propria star social) che sarà in concerto a Lugano la sera stessa della trasmissione. - Avishai Cohen Trio - Béla Bartók - Concerto per due pianoforti e orchestra - Live at Budokan 2024
116 min
Il linguaggio segreto della batteria secondo Thomas Lang
Riconosciuto tra i batteristi più virtuosi al mondo, il batterista viennese arriva a Lugano per una masterclass e condivide i suoi segreti con il pubblico RSI
12 min
MusicaViva
Luigi Palombi
Con i tasti del pianoforte il pianista insubrico dipingerà scorci e suggestioni di atmosfere natalizie, invernali o dicembrine.
62 min
Paganini
Violino dentro e fuori
«L'arco è la bacchetta magica che trasforma un pezzo di legno e quattro corde in un mondo infinito». Con queste parole Yehudi Menuhin - uno dei più grandi violinisti del Novecento - aveva voluto sintetizzare l'essenza del violino, fondendo in modo inscindibile, e al tempo stesso concreto, materia e immaginazione, artigianato e spirito. È un po' lo stesso percorso che intende seguire la puntata di Paganini di domenica 7 dicembre - dalle 10.30 su RSI LA1 - avvicinando il violino da un punto di vista tecnico (con un episodio della serie Snodi, in cui il liutaio locarnese Christian Guidetti incontra il violinista Andrea Rognoni), da un punto di vista performativo (con la liricità nordica del Concerto per violino e orchestra di Jean Sibelius, nell'interpretazione di Vadim Repin, accanto all'Orchestre de la Suisse Romande diretta da Fabio Luisi) e da un punto di vista esistenziale. Nel documentario di Andy Sommer e Romain Girard intitolato Renaud Capuçon - Un violino senza frontiere il grande violinista francese è infatti ripreso sia nei momenti intimi della quotidianità, sia nella costruzione musicale attraverso le prove e le relazioni umane, sia nelle più importanti occasioni concertistiche: un viaggio a 360 nella complessa esistenza di chi ha scelto il violino come proprio compagno di vita.
117 min
Intervista a Corinne Isabelle Rinaldis
“Operazioni”
5 min
Maurizio Binaghi su Stalin
Negli anni ‘30, l’opera scelta per la Prima della Scala venne severamente criticata dal regime sovietico. La stroncatura avrà conseguenze sulla carriera del suo compositore
5 min
Il femminile represso di Katerina - con Marina Lang, psicologa Polizia cantonale
4 min
La Prima della Scala con gli occhi del giallista
Qualche spunto di Andrea Fazioli sul titolo scelto per l’evento operistico milanese
4 min
Paganini
Danza e tributi
In uno dei suoi consueti focus sul tema della danza, Paganini propone per la puntata di domenica 30 novembre - dalle 10.30 su RSI LA1 - di attraversare settant'anni d'arte coreografica, con alcuni dei più grandi classici del balletto fino ad alcune recenti creazioni che uniscono danza, installazione e cinematografia. Un percorso da cui emerge, come continuità tematica, l'idea del tributo. Il punto di partenza di questo itinerario è il corposo omaggio che, nel 2023, il Balletto dell'Opéra di Parigi ha voluto tributare alla figura di Patrick Dupond. Venuto a mancare nel 2021, Dupond ha rappresentato per anni il volto della Compagnia in tutti i continenti, prima come ballerino Étoile e poi come direttore di danza. Oltre ad alcuni documenti d'archivio, riprendono vita tre celebri coreografie cui Dupond aveva magistralmente prestato la propria interpretazione: gli Studi di Harald Lander su musica di Carl Czerny, il Chant du compagnon errant creato da Maurice Béjart con la musica di Gustav Mahler e infine Vaslaw, di John Neumeier, su musica di Johann Sebastian Bach. Se Dupond incarna la storia del balletto novecentesco, Iwona Pasi¿ska rappresenta oggi uno dei più originali punti di incontro tra tradizione e contemporaneità. Dopo il debutto come prima ballerina nei principali teatri polacchi alla fine del secolo scorso, negli ultimi venticinque anni Pasinska si è affermata a livello internazionale come coreografa e promotrice di nuove forme espressive. In trasmissione verranno presentate due sue coreografie-tributo, ispirate a dipinti di artiste polacche: Ta Mara, dedicata a Tamara Lempicka, e Brzemie, omaggio a Zofia Stryjenska. In entrambe si distingue, oltre alla raffinatezza del linguaggio coreografico, un uso particolarmente creativo del mezzo audiovisivo.
115 min
Artisanat furieux
2 min
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