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Scienza e tecnologia

Nelle remote montagne del Giura, l'odierno documentario del giardino di Albert va - letteralmente - a seguire le tracce della lince, l'unico grande felino d'Europa. Insieme a Lorane, una giovane studiosa che si dedica alla protezione di questa specie a rischio d'estinzione, il filmato si interroga su come gli animali e l'uomo possano condividere il loro spazio vitale. Minacciata dal bracconaggio e dalle infrastrutture create dall'uomo (come per esempio le strade) la lince ha visto la sua popolazione e il suo habitat ridursi drasticamente. Uno dei principali successi dell'ONG di Lorane è la creazione di un rifugio dove raccogliere gli orfani rimasti soli quando la madre è stata uccisa accidentalmente o intenzionalmente. Ouhna è l'ultimo cucciolo di lince approdato al centro, e gli studiosi stanno cercando di affidarla alle cure della lince Viry, una sorta di "madre surrogata" per linci orfane, prima di rimettere Ouhna in libertà nel suo ambiente naturale Gli studi di etologia di Lorane e la passione che la spinge a salvare, se possibile, ogni lince presente sulle montagne del Giura, dipingono il ritratto di una donna affascinante interamente devota alla missione che si è scelta.
45 min
La luce: come sarebbe il mondo che ci circonda se non ci fosse la luce? Probabilmente nulla esisterebbe, nemmeno la vita stessa per come la conosciamo. Eppure, spesso e volentieri, la diamo per scontata; fino al momento in cui essa non c'è più. Quanto volte ci è capitato di andare a sbattere contro un mobile in casa o di infastidirci quando le strade sono poco o male illuminate? Ma cosa è la luce? Cosa sono i colori? E che utilizzi ne possiamo fare? Queste sono solo alcune domande a cui si darà una risposta in questa puntata del giardino di Albert. Lungo un viaggio alla scoperta di questa "amica" misteriosa che è luce, andremo alla scoperta anche di come l'uomo ha iniziato a maneggiare la luce. Come? Con i colori! Sin dalla preistoria, l'uomo ha cercato di immortalare il mondo che lo circonda; prima soffiando sabbie colorate sulle pareti e poi con le tecniche pittoriche più disparate. Eppure, prima di poter iniziare a porre su carta la nostra immaginazione, è necessario avere gli strumenti; e questi sono i pigmenti, in particolare quelli tratti dalla natura. Insieme alla Fondazione Alpina per le scienze della vita di Olivone andremo alla scoperta dell'affascinante mondo dell'estrazione di pigmenti. La luce, la nostra immaginazione e anche il nostro benessere psicofisico sono strettamente correlati in un concetto proprio della mente umana: la bellezza. Poche cose richiamano quell'emozione di estasi di fronte alla bellezza quanto quei paesaggi incredibili che la natura e il territorio ci offrono. In compagnia di Leonardo Azzalini andremo alla scoperta della scienza dietro alla protezione della bellezza delle nostre valli, della loro biodiversità e di come queste potrebbero evolvere in seguito al cambiamento climatico. La filosofia ci insegna che per trovare la conoscenza basta seguire la luce fuori dalla caverna. In questa puntata seguiremo anche noi la luce.
45 min
Ci sono questioni che ci accompagnano per una vita intera: perché siamo vivi? O meglio, cosa è la vita? Perché noi esseri umani siamo vivi, ma una roccia non lo è, nonostante siamo fatti entrambi di atomi? Queste forse sono tra le domande più affascinanti dell'esistenza umana. La risposta a queste potrebbe venire da una disciplina scientifica a molti quasi sconosciuta, o perlomeno, che richiama ricordi lontani dei banchi di scuola: la fisica; o meglio, la fisica della vita. E risponderemo a queste domande grazie al Professore proprio di Fisica della Vita del Politecnico di Zurigo, Thomas Michaels. Prima però di poterci imbarcare nel viaggio della scoperta della vita, scopriamo i mattoncini che formano l'universo intero e ciò di cui siamo fatti: la materia; e della teoria che se ne occupa: la fisica quantistica. A scuola ci è stato insegnato che la materia è composta da atomi; dagli elementi della tavola periodica: un elemento, un atomo, composto da protoni e neutroni. La fisica quantistica, però, prevede l'esistenza di particelle ancora più piccole di queste ultime: i quarks, gli elettroni e i neutrini. Nomi e particelle che ci svelano l'esistenza di un mondo affascinante quanto misterioso, dove le leggi della fisica traballano: il mondo quantistico. Quando si entra nel mondo quantistico, inizia a vacillare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Misteri incredibili, che causano ben più di un grattacapo anche alla mente più brillanti del nostro tempo. Tra questi misteri, c'è la gemella a lungo scomparsa della materia: l'antimateria. Le principali teorie della fisica moderna prevedono la presenza dell'antimateria in misura uguale alla materia, ma così non è: l'antimateria non la vediamo, non esistono antisoli o anti-pianeti. Allora, dove è finita tutta l'antimateria? I misteri non terminano qui, perché la materia compone certamene l'universo, ma non è l'unica cosa presente. I calcoli e le osservazioni dello spazio profondo mostrano che, là fuori tra le stelle, c'è dell'altro, qualcosa di cui non si ha la minima idea di cosa possa essere. Materia oscura, la chiamano. Ma cosa è, e perché sappiamo esistere senza però averla mai vista? Misteri su misteri, in questa puntata del Giardino di Albert ce ne sarà per tutti. E non solo, perché ne manca ancora uno, forse il più importante: cosa è la vita? Il giardino di Albert vuole scoprire anche questo.
46 min
A cento anni dalla sua morte, Gustave Eiffel rimane ancora oggi un simbolo intramontabile del genio architettonico francese. Nel corso della sua lunga carriera, questo visionario ingegnere ha realizzato più di cinquecento costruzioni in tutto il mondo. Ora, un secolo dopo la sua scomparsa, è il momento di riscoprire la vita e il lavoro di questo innovatore, di immergersi nel cuore delle sue opere meno conosciute, e di rivelare l'impatto globale che Eiffel avuto sull'architettura mondiale. Edificò la grande stazione ferroviaria di Nyugati a Budapest, un edificio maestoso in cui pietra e acciaio si uniscono per creare una nuova estetica. A Porto realizzò il magnifico ponte Maria Pia, il primo in ferro ad arco unico di 160 metri di campata, precursore dell'incredibile viadotto Garabit. A New York fu Eiffel a ideare l'ossatura necessaria per supportare la Statua della Libertà, un monumento leggendario che da più di 130 anni sfida i venti della rada di New York. E naturalmente a Parigi supervisionò la costruzione della celeberrima torre che porta il suo nome, da allora diventata una delle costruzioni più visitate al mondo. Con interviste a esperti, modelli tridimensionali, e riprese aeree mozzafiato, il Giardino di Albert vi invita a scoprire come Eiffel ha diffuso le sue conoscenze e competenze in tutto il pianeta, per rivivere insieme questo affascinante periodo storico e conoscere uno dei massimi geni del XIX secolo.
45 min
Magnifica desolazione
90 min
In questa puntata del giardino di Albert, i nostri Christian e Cecilia esploreranno un senso per certi versi ancora avvolto da alcuni misteri: l'olfatto. Grazie ad esso possiamo sentire gli aromi dei cibi, godere dei profumi, difenderci da una sostanza pericolosa o smascherare un ambiente insalubre. È il senso più strettamente e direttamente connesso con il nostro cervello e per questo motivo un determinato odore può letteralmente scatenare in noi una cascata di emozioni. L'olfatto però è stato per molto ... troppo tempo "dimenticato" da noi occidentali. Imbarazzati dal nostro stesso odore corporeo, ci siamo inventati mille modi per coprirlo, mascherarlo, eliminarlo. Ma facendo così abbiamo anche impedito una comunicazione interpersonale importante, che giocoforza passa anche dagli odori. Abbiamo voluto, in un certo senso, occultare - o forse dimenticare - la nostra "animalità". Oggi nuovi studi ci mostrano però l'importanza di questo senso, il quale necessita di ben quattrocento geni per funzionare - la vista ne ha bisogno di soli quattro! Chi ha perso l'olfatto a causa del Covid di sicuro si sarà accorto della tristezza di un mondo senza odori. Ospiti dell'Ideatorio di Cadro, i nostri conduttori si cimenteranno con un alambicco per produrre un olio essenziale in compagnia di Giovanni Pellegri, si destreggeranno tra provette di odori, puzze e profumi e accoglieranno la loro interlocutrice Anna Bogani, psichiatra e psicoterapeuta presso la Clinica psichiatrica cantonale a Mendrisio.
45 min
L’alba della terra
112 min
Come sarà l'essere umano in un futuro lontano? In questo documentario esperti di tutto il mondo offrono le loro previsioni su come ci trasformeremo, attingendo all'abbondanza di dati genetici umani, alle immagini prodotte da nuove potenti tecnologie e all'osservazione ravvicinata dei nostri stili di vita in evoluzione. Lo spettatore capirà meglio l'essere umano attraverso l'esame di alcuni degli animali più affascinanti, come la giraffa, l'emu e il lemure, e potrà gettare lo sguardo all'interno di laboratori e strutture di ricerca che effettuano ricerche genetiche all'avanguardia. Alla fine, scoprirà che l'aspetto del "nuovo umano" potrebbe presto essere interamente nelle mani degli scienziati di oggi.
45 min
Un luogo oltre il cielo
113 min
La chimica di sintesi è ovunque attorno a noi. Sostanze dalle proprietà strabilianti, che hanno aiutato la nostra società a progredire verso la modernità. Ma con un inconveniente: alcune di queste sono in grado di accumularsi in natura e nel nostro organismo, con rischi non indifferenti per la nostra salute. A far parlare di sé, negli ultimi tempi, è una categoria di sostanze chiamate "per- e polifluoroalchiliche": i PFAS, anche conosciuti come "inquinanti eterni", per la loro difficile degradabilità. Grazie alle loro proprietà idro- e liporepellenti e alla loro stabilità termica e chimica, per decenni sono stati utilizzati in molti prodotti per la casa nonché nell'artigianato e nell'industria: dalle le schiume antincendio ai tessuti, passando per vernici, rivestimenti di pentole antiaderenti, imballaggi alimentari e sciolina. Oggi, grazie a campagne nazionali di rilevamento e di biomonitoraggio, sappiamo che queste sostanze si accumulano un po' ovunque, come nel nostro corpo, nel suolo e nelle acque sotterranee. Un grattacapo non di poco conto per le autorità, che si stanno muovendo per vietare il loro utilizzo e per abbassare i limiti consentiti, che, nel caso specifico delle acque potabili, si attestano in Svizzera a 0,3 microgrammi al litro, al di sopra del valore limite di 0,1 microgrammi al litro presente nel resto dell'Europa, a cui anche il nostro Paese dovrebbe adeguarsi entro il 2026. In questa puntata del giardino di Albert, non solo proveremo a comprendere com'è potuta avvenire una diffusione tanto capillare di PFAS sul territorio e in che misura questi sono presenti nel nostro corpo, ma ci avvicineremo ai luoghi della ricerca accademica e industriale, dove attualmente si cercano dei validi sostituti alle sostanze incriminate. Fra questi, c'è il Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI di Viganello, dove dal Laboratorio di ingegneria dei materiali polimerici arrivano risultati incoraggianti che ci verranno presentati dal Professor Andrea Castrovinci e dalla sua squadra; ma entreremo anche nel mondo dello sci agonistico, dove da questa stagione le scioline contenenti PFAS sono state bandite, per capire quali alternative stanno emergendo. Riusciremo a vivere in un mondo senza PFAS? Il giardino di Albert lo vuole scoprire.
45 min