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Società

di Costanza Quatriglio
132 min
Siberia, monti Altai: quarantamila anni prima della nostra Era. Una ragazzina muore, lasciando presumibilmente i suoi genitori affranti e smarriti. Estate 2008, stessa location: in una grotta una squadra di scienziati rinviene la minuscola falange di un dito appartenente a quella ragazzina. È tutto quanto rimane di quel dramma preistorico. I ricercatori sono convinti che si tratti di un Neanderthal, ma le analisi successive riveleranno una vicenda destinata a rivoluzionare la storia dell'archeologia moderna. Nel 2010 infatti, giunge la notizia come un fulmine a ciel sereno: dall'analisi del DNA l'osso appartiene verosimilmente a una nuova specie umana, poiché non appartiene né a Homo sapiens né a Homo neanderthalensis. Da quel momento, decine di ricercatori di mezzo mondo hanno cercato di svelare il mistero di questo nostro avo finora sconosciuto: l'Uomo di Denisova - dal nome della grotta siberiana dov'è avvenuta la strabiliante scoperta. Negli ultimi dodici anni sono stati ritrovati nuovi suoi fossili, in particolare in Tibet, e s'è scoperto che popoli lontani (come i Papuani della Nuova Guinea) possiedono fino al sei per cento di geni di questo estinto antenato. Il documentario - frutto di quattro anni di ricerche e di spedizioni scientifiche dalla Siberia alla Papua Nuova Guinea, dall'Europa al Tibet e Israele - racconta una delle indagini scientifiche più entusiasmanti dell'ultimo mezzo secolo: scoprire chi era veramente l'Uomo di Denisova. Che cosa ci ha lasciato? Come viveva? Come è arrivato dalla Siberia alla Nuova Guinea? Un'indagine dai risvolti davvero straordinari, che Christian Bernasconi affronta in compagnia della paleoantropologa Silvana Condemi, grande esperta dell'universo denisoviano.
56 min
Brum - Breve storia dell’automobile
54 min
Si tratta di un'indagine condotta attraverso l'Europa sul lato oscuro di Ryanair e sulle allarmanti condizioni di lavoro dei suoi assistenti di volo. Diventare assistente di volo a 20 anni è possibile con Ryanair! La compagnia aerea low-cost, una delle più redditizie al mondo, impiega diverse migliaia di membri di equipaggio provenienti da tutta Europa. Tuttavia, un numero crescente di questi lavoratori denuncia le condizioni di lavoro all'interno della compagnia: pressioni sulle vendite a bordo, gestione brutale, omertà... Il low-cost ha un costo sociale, e questi giovani affermano di pagare un prezzo altissimo. Mentre Ryanair registra risultati record, voliamo nei cieli d'Europa per indagare sul sistema Ryanair e per incontrare coloro che lo mettono in discussione dal suo interno.
51 min
Brum - Breve storia dell’automobile
53 min
Brum - Breve storia dell’automobile
52 min
Il riscaldamento climatico è un fatto, e l'uomo ne è in gran parte responsabile. E allora, che facciamo? "Davanti al pericolo, abbiamo la tendenza a infilare la testa nella sabbia": dice Tali Sharot, neuroscienziata. È vero che - stimolata dalla moltiplicazione delle catastrofi naturali e dagli estenuanti periodi di canicola - la consapevolezza dell'emergenza climatica si sta diffondendo sempre più, ma i nostri comportamenti non cambiano, come se la minaccia fosse irreale o troppo distante. E questo immobilismo collettivo potrebbe avere la sua origine proprio nei meccanismi di funzionamento del nostro cervello. Si chiamano "bias cognitivi". Questa sorta di dissonanza è, per esempio, quella sensazione di disagio che proviamo quando sappiamo che dovremmo rinunciare alla plastica ma in negozio chiediamo comunque un sacchetto in polietilene; sappiamo che dovremmo prendere l'autobus ma prendiamo comunque l'auto. È quel senso di discordia che nasce quando emozione, istinto e ragione non vanno d'accordo. Siamo forse prigionieri di un cervello ancora profondamente permeato di preistoria? Sono numerosi i bias cognitivi che ci impediscono di reagire razionalmente, e che Christian Bernasconi presenta in questo appassionante documentario: il bias dell'ottimismo (che ci spinge a minimizzare l'impatto negativo di un evento), il bias culturale ("l'uomo si salverà sempre e comunque grazie al progresso tecnologico"), il bias di conferma (il nostro cervello assorbe le informazioni che confermano la nostra visione del mondo, e rigetta le altre). Quest'ultimo riflesso cerebrale favorisce tra l'altro la polarizzazione delle opinioni, rafforzata - come ormai ben sappiamo - dagli algoritmi delle reti sociali. L'essenza del problema è comunque questa: sappiamo che la minaccia incombe e non c'è tempo da perdere, ma il nostro cervello fa (appunto) lo struzzo, e non vuole saperne.
56 min
di Cathy Chu, Iris Kwong, Ip Kar Man, Huang Yuk-kwok, Evie Cheung, Han Yan Yuen, Jenn Lee
83 min
Balomania mostra uno spaccato di vita di una società segreta di costruttori di mongolfiere delle favelas brasiliane. Disposti a tutto pur di far volare le loro creazioni illegali, alcune alte fino a 70 metri, e spesso munite di fuochi d'artificio, i "baloeiros" vivono in una dimensione parallela, a tratti surreale, definita da pratiche artistiche, povertà, e senso della comunità. In tale contesto, il rilascio delle mongolfiere diventa un gesto sovversivo dove le espressioni della gioia di vivere non richiedono nessuna ulteriore spiegazione. Come spiega Dargis, la regista, "una mongolfiera che vola appartiene a tutti, anche alla polizia", che criminalizza un'attività collettiva che esiste al di fuori del controllo dello Stato, mentre la violenza e la droga continuano a inquinare la vita dei cittadini brasiliani.
60 min
Il documentario "Le Havre, gli uomini del porto", ci propone un viaggio dietro le quinte dell'attività portuale, alla scoperta del mondo dei "dockers", dei leggendari scaricatori, la vera anima del porto, ma non solo, perché molti sono i profili professionali che permettono il funzionamento di questo immenso ingranaggio. Le Havre è il polmone economico della Francia un gigantesco "hub" europeo dove ogni anno transitano quasi 68 milioni di tonnellate di mercanzie. Ogni giorno 50 giganteschi cargo attaccano o prendono il mare, a occuparsi di questo intenso traffico ci sono ben 15 mila impiegati, tutti hanno in comune una cosa, l'orgoglio di appartenere alla grande famiglia del Porto di Le Havre.
68 min