Lo scenario di “atterraggio brusco” per l'economia cinese è impossibile. Xu Shaoshi, direttore della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, il più alto organo di pianificazione economica, è stato chiaro sabato in una delle conferenze stampa a margine del Congresso nazionale del Popolo a Pechino.
Anche una rapida frenata non è negli scenari ipotizzabili poiché la Cina continuerà a contribuire alla crescita globale e non a ostacolarla, grazie alla flessibilità intrinseca e alla capacità di rispondere ai rischi. La leadership “è totalmente in grado di gestire l'economia in un range ragionevole” di crescita ed “è pienamente fiduciosa delle prospettive di sviluppo”.
Aprendo i lavori del Congresso, il premier Li Keqiang non ha nascosto le complesse difficoltà previste durante il 2016 e nell'intero quinquennio e prospettando un PIL in rialzo del 6,5-7% e, in ogni caso, mai al di sotto del 6,5%. Nel 2015 la crescita si è attestata al 6,9%, ai minimi degli ultimi 25 anni.
ATS/Reuters/EnCa