Ray Hinton, 57 anni, condannato a morte nel 1985 in Alabama con l’accusa di duplice omicidio, è tornato in libertà grazie alle battaglie dei suoi avvocati che per trent'anni hanno cercato di aprire un nuovo processo per provare la sua innocenza.
Il verdetto emesso nei confronti di Hilton era infatti stato emesso basandosi sul ritrovamento di una pistola in casa della madre. Che quella fosse realmente l’arma dei delitti, però, non fu mai realmente provato.
Solo l’anno scorso è stato aperto un nuovo procedimento, dopo che i legali hanno provato che i proiettili trovati sulla scena del crimine non potevano essere messi in relazione con la pistola.
Ray Hinton
L’organizzazione no profit che ha fornito l’assistenza legale al cittadino afroamericano ha fatto sapere che Hinton è stato tra i detenuti che hanno passato più tempo nel braccio della morte in Alabama: “L’accusa – ha spiegato – è stata condizionata da pregiudizi razziali e per questo si era rifiutata di far ammettere al processo prove che altrimenti lo avrebbero scagionato”.
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Dal TG 20.00