Svizzera

Berna si difende all’ONU

Il codice penale elvetico è sufficiente per contrastare il fenomeno della tortura, considera la Svizzera

  • 4 agosto 2015, 19:55
  • 7 giugno 2023, 11:21
L'incontro ha avuto luogo alla sede delle Nazioni Unite a Ginevra

L'incontro ha avuto luogo alla sede delle Nazioni Unite a Ginevra

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La Svizzera giudica il suo arsenale giuridico sufficiente per combattere contro il fenomeno della tortura. All’indomani delle criticità sollevate dagli esperti del comitato dell’ONU, la Confederazione si è difesa martedì a Ginevra sul trattamento degli immigrati, le condizioni di detenzione e le violenze della polizia.

Il codice penale elvetico, è stato spiegato, punisce in dettaglio i crimini specificati nella Convenzione delle Nazioni unite contro la tortura. È stato inoltre sottolineata la precedenza del diritto internazionale su quello svizzero, basata su una decisione del Tribunale federale.

La detenzione amministrativa può essere migliorata, ha ammesso la delegazione, e la costruzione di due appositi centri dovrebbe porre rimedio al problema. Riguardo alle violenze della polizia la direttrice delle forze dell’ordine ginevrine Monica Bonfanti ha detto che la questione "non è più un tabù" e che sono stati presi provvedimenti, come test di telecamere portatili.

I dieci esperti delle Nazioni Unite dovrebbero rendere note le loro conclusioni il 14 agosto.

ats/ZZ

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