Blu come un'arancia

Lo Yeti, tra mito e scienza

Cosa sappiamo veramente della leggendaria creatura himalayana, di Franco Brevini

  • 24 dicembre 2018, 17:50
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BLU COME UN’ARANCIA
Da lunedì 24 a venerdì 28 dicembre 2018 alle 16:50
Replica il giorno seguente alle 01:30

Il posto d’onore fra tutti gli animali delle nevi spetta fuori di ogni dubbio allo yeti. La sfuggente creatura delle altitudini è quella che più ha suggestionato l’immaginario collettivo e ancora oggi, a oltre un secolo dai primi avvistamenti storici e a dispetto dei periodici tentativi di spiegazioni scientifiche o degli altrettanto periodici smascheramenti di palesi contraffazioni, nessuno potrebbe dire con certezza se si tratti di leggenda o di realtà. A rendere più affascinante la storia dello yeti è l’incertezza della sua natura: un eterospecifico o un fossile paleoantropologico? La dicitura di “uomo delle nevi” sembrerebbe accreditare la seconda ipotesi. In Occidente il mito dello yeti ha sollecitato infatti fantasie riguardanti le fasi più remote dell’evoluzione della nostra specie, alimentando la speranza o l’illusione che nei nostri anni in qualche remota plaga sia miracolosamente sopravvissuto un soggetto segnato da una palese ipertricosi, in grado di testimoniare la laboriosa evoluzione di homo sapiens.

La storia della più misteriosa creatura delle alte quote è ricostruita da Franco Brevini in questa serie di "Blu come un’arancia", che spazia dalla Preistoria legata alle pagine di Plinio agli avvistamenti degli ultimi anni, dai quali il mito parrebbe uscire notevolmente ridimensionato.

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