Domenica in scena

L’alba del giorno prima - L'oro di Dongo

Originale radiofonico di Cesare Ferrario

  • 24 marzo, 17:35
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Villa d'Este a Cernobbio col suo ampio parco, vista da Brunate

  • Wikipedia

Da domenica 24 marzo a domenica 28 aprile 2024 ore 17:35

Liberamente ispirato al racconto inedito di Giampaolo Tarzi

con Stefania Patruno (Nadia Keller), Claudio Moneta (Mark Spenser), Cinzia Spanò (Gianna), Emanuele Santoro, Antonio Ballerio, Riccardo Peroni, Margherita Coldesina, Igor Horvat, Marco Trovesi, Gianni Quillico, Alan Alpenfelt, Mario Cei, Massimo Loreto, Matteo Carassini, Luca Bottale, Alessandra Raichi, Luca Sandri, Diego Gaffuri, Enrico Bertorelli, Augusto di Bono, Marco Cameroni, Silvano Piccardi, Davide Farronato
Presa del suono: Paolo De Martini
Editing e sonorizzazione: Angelo Sanvido
Con musiche di Rodolfo Matulich
Regia Cesare Ferrario

Riascolta qui le puntate

  • L'alba del giorno prima - L'oro di Dongo (1./6)

    Domenica in scena 24.03.2024, 17:35

  • L'alba del giorno prima - L'oro di Dongo (2./6)

    Domenica in scena 31.03.2024, 17:35

  • L'alba del giorno prima - L'oro di Dongo (3./6)

    Domenica in scena 07.04.2024, 17:35

  • L'alba del giorno prima - L'oro di Dongo (4./6)

    Domenica in scena 14.04.2024, 19:35

  • L'alba del giorno prima - L'oro di Dongo (5./6)

    Domenica in scena 21.04.2024, 17:35

  • L'alba del giorno prima - L'oro di Dongo (6./6)

    Domenica in scena 28.04.2024, 17:35

L’affascinante mistero dell’oro di Mussolini nello sceneggiato di Cesare Ferrario

Alla vigilia del suo matrimonio con il diplomatico americano Simon Lansdale, Nadia Keller, una giovane donna di origine svizzera, riceve l’inaspettata visita di un giornalista, Mark Spenser, venuto da Washington, con il compito di sottoporla a uno stringente interrogatorio. È il 27 settembre 1948, la guerra è finita da più di tre anni ma Spenser è interessato al ruolo che la donna ebbe, nelle zone di confine tra la Svizzera e l’Italia, durante il secondo conflitto mondiale come ex agente dell’OSS, l’Office of Strategic Service che durante il periodo bellico ebbe sede a Berna e che in seguito divenne la CIA. Nella raffinata cornice del «Grand Hotel Villa d’ Este» a Cernobbio l’uomo, che Nadia scopre essere inviato del governo degli Stati Uniti, la interroga sui suoi presunti rapporti con alcuni partigiani comunisti nei giorni che precedettero la cattura e l’uccisione di Benito Mussolini, sulla resa incondizionata dei nazisti agli alleati anglo-americani e, in particolare, sul ritrovamento e la misteriosa sparizione dell’immenso tesoro che Mussolini in fuga portava con sé noto come «L’oro di Dongo».
Nonostante le domande di Mark siano inopportune e capziose, Nadia, forte della sua buonafede, soddisfa la sua curiosità e gli racconta la storia di due partigiani comunisti, il Capitano Neri e la sua staffetta Gianna, combattenti nell’alto lago di Como dove parteciperanno alla cattura di Mussolini, alla conta dell’oro di Dongo che, ingenuamente, ritengono debba essere destinato al nuovo stato italiano. Pur ispirandosi agli avvenimenti reali, lo sceneggiato, non vuole avere l’ambizione di inseguire le verità della storia. Come è noto quelle verità fluttuano ancora oggi dentro le nebbie imperscrutabili delle dissimulazioni. Di fronte al fallimento delle ricerche compiute sino ad ora dagli storici, il drammaturgo riesuma la storia vera dei due sfortunati amanti dalla tomba dell’oblio e la fa rivivere attraverso la fascinazione dell’ascolto radiofonico.

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