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La schiavitù: tra memoria, oblio, detti e non detti

"Laser", "Geronimo", "Moby Dick", dal 09 al 18 ottobre 2020

iStock-schiavitù

Una settimana speciale sulla Schiavitù
Da venerdì 09 a domenica 18 ottobre 2020

Una settimana speciale che mira a fare il punto, storiografico, filosofico, culturale e politico su uno dei maggiori drammi della storia dell’umanità. Un passato tornato prepotentemente alla ribalta in America, ma il dibattito è molto acceso anche in Europa, in particolare in Francia. Quando pensiamo alla schiavitù pensiamo in primis alla tratta dei neri dall’Africa al Nuovo Mondo. Ma tutte le grandi civiltà hanno conosciuto forme più o meno crudeli di schiavitù, dall’antichità mediterranea a quella americana, Inca e Aztechi, quella in vigore in Cina, al Rinascimento italiano, senza dimenticare che la tratta dei neri fu ancor prima che un fenomeno gestito dalle potenze coloniale, un mercato gestito sia dai regni africani sia dal mondo musulmano. E che dire delle forme di schiavitù moderna, come ad esempio la prostituzione nigeriana in Europa o a quella che concerne decine di migliaia di persone in Mauritania? Tra informazioni storiche, rivelazioni e scomode verità, tra cui anche il ruolo di alcuni esponenti del commercio elvetici, il confronto di idee si fa spesso acceso. Segno che sul tema, il passato non passa… Parlare di schiavitù oggi significa parlare anche della nostra identità, delle nostre ombre. Come è mutata la posizione della Chiesa cattolica? Come è evoluto il pensiero filosofico? E dove sta il confine tra sfruttamento e schiavitù? Interrogativi fra i tanti ai quali la settimana speciale intende fornire alcune risposte e sui quali desidera suscitare interesse e dibattito.

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