Kaisa Mäensivu, contrabbasso
Max Zenger, sax
Mikko Antila, vibrafono
Eden Ladin, pianoforte
Joe Peri, batteria
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Quando la bassista finlandese Kaisa Mäensivu fondò l’ensemble il calendario era quello del 2015, rinviando il debutto discografico al 2017 con l’album In The Key of K. che mise subito in luce la capacità del combo di far convogliare nello stesso flusso musicale la matrice europea e quella a stelle e a strisce. E questo perché nel 2016 Kaisa lasciò la Finlandia per accasarsi a New York, dove è artisticamente cresciuta, anche dal punto di vista stilistico. Negli States ha studiato con Ron Carter e David Liebman, che hanno contribuito alla sua nuova consapevolezza musicale, ma senza perdere di vista le sue radici europee. Tant’è che Kaisa ha preferito continuare l’esperienza di Kaisa’s Machine seppur i componenti della primigenia band non ne facevano più parte. L’album Take Shape ha trovato forma sotto l’egida della Greenleaf Music, l’etichetta di Dave Douglas. Un disco, che per stessa ammissione di Kaisa, rappresenta la nuova veste creativa che la bassista finlandese ha indosso, fatta di una musica sempre più orientata verso sonorità newyorkesi, che rappresentano la magia della Grande Mela e delle opportunità che la stessa riserva ai musicisti. La “Machine”, oltre a Kaisa al contrabbasso, schiera Max Zenger al sassofono, Mikko Antila al vibrafono, Eden Ladin al pianoforte e Joe Peri alla batteria. La scrittura della Mäensivu è ricca di emozioni e di stimoli al quale si associa la pienezza del suono del basso e il suo attacco sempre preciso, entusiasmante.