Una donna, combattente curda si è fatta esplodere tra i miliziani jihadisti dello Stato Islamico (IS), che assediano ormai da giorni la città siriana di Kobane e ne hanno ridotto allo stremo la popolazione civile.
L'attentatrice, madre di due bambine, era rimasta senza munizioni. E' solo l'ultima delle molte che hanno preferito la via delle armi al destino di diventare schiave sessuali nelle mani dei miliziani integralisti.
L'attacco "ha provocato morti, ma il numero non è al momento noto", ha detto il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman.
M.Ang./ATS
Dal TG.12.30: