Svizzera

Scuola svizzera, marcia indietro

Milano: la parte del regolamento in cui si sconsiglia l'iscrizione agli allievi disabili verrà cancellata

  • 31 luglio 2017, 22:00
  • 8 giugno 2023, 09:28

Milano, la Scuola Svizzera cancella l'articolo della discordia

Telegiornale 31.07.2017, 22:00

La Scuola svizzera di Milano, dopo le polemiche che l’hanno investita, ha deciso di fare marcia indietro e cancellare quella parte del regolamento in cui si sconsiglia l’iscrizione all’istituto ai ragazzi con difficoltà di apprendimento e deficit motori (leggi gli articoli correlati). Una normativa ritenuta discriminatoria e all’origine di molte critiche, anche politiche, giunte fino a Berna.

La vicenda era emersa dopo alcuni articoli apparsi sabato sulla stampa italiana, ai quali ha fatto seguito la presa di posizione, contraria, dell’Ufficio federale della cultura (UFC). Il presidente dell’istituto, Luca Corabi De Marchi, ha così deciso di fare un passo indietro ma ne contempo vuole fare chiarezza: “L’articolo verrà cancellato dal regolamento ma rimane nostra intenzione dialogare con le famiglie degli alunni con difficoltà di apprendimento per rendere il loro percorso il più semplice possibile”, spiega Corabi De Marchi alla RSI.

La scuola, fondata nel 1919, ospita oltre 350 tra allievi e studenti. Il 35% è svizzero, mentre il resto è composto da altre nazionalità e, soprattutto, italiani. È privata, ma riceve 1,44 milioni di franchi all'anno dalla Confederazione e per questo deve sottostare ad alcuni criteri.

“Non abbiamo mai escluso nessuno”

La scuola non ha mai escluso nessuno, ci spiega ancora il presidente: “Abbiamo sempre avuto, anche ora, ragazzi dislessici o con problemi di discalculia; abbiamo un ragazzo autistico: sono situazioni di cui ci facciamo carico insieme alle famiglie. L’avvertimento, che è un consiglio, è quello che le famiglie parlino con noi prima, per facilitare il percorso scolastico di questi ragazzi che fanno più fatica degli altri”.

Il regolamento, sottolinea l’avvocato Luca Corabi De Marchi, è però stato scritto in buona fede, tant’è vero che è stato pubblicato sul sito della scuola. Buona fede che sarebbe dimostrata anche dal fatto che sono in corso i lavori per la realizzazione dei bagni per disabili. Manca però un apposito ascensore: “È un tema all’ordine del giorno – spiega ancora Corabi De Marchi –. Lo vogliamo realizzare. Chiederemo all’architetto Mario Botta se vorrà essere lui il progettista”.

Ticino soddisfatto

Nel regolamento al centro delle polemiche si legge che siccome la scuola è impegnativa e bilingue “non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell'apprendimento, quali: dislessia, discalculia, dhs, sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali". “Abbiamo spiegato che questo punto va troppo in là”, ha spiegato da parte sua Daniel Menna, portavoce dell’UFC.

ll canton Ticino, che assieme ai Grigioni fornisce assistenza didattica all'istituto, ha accolto la notizia con soddisfazione. "L'inclusione dei bambini che hanno bisogni specifici deve essere garantita", ha affermato all’ATS Emanuele Berger, direttore della divisione della scuola e coordinatore del Dipartimento dell'educazione del canton Ticino.

TG/ludoC/ATS

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