La gran parte degli operai della Exten SA di Mendrisio non intende scendere a compromessi con l’azienda che, a causa del franco forte, ha annunciato un'importante riduzione temporanea degli stipendi: -26% per i frontalieri e -16% per i residenti in Ticino.
Sciopero ad oltranza
Sostenuti dai sindacati Unia e USS, un centinaio di dipendenti della ditta che produce materiali in plastica ha respinto la proposta della direzione e deciso di proseguire nell’astensione dal lavoro. Un incontro tra le parti, concluso con un nulla di fatto, si è tenuto nelle prime ore del pomeriggio. Dal canto loro, i vertici della società hanno già annunciato che qualora non dovesse essere raggiunta un’intesa lo spettro della delocalizzazione e dei licenziamenti potrebbe diventare realtà.
Ambrosetti, “L’etica qui non c'entra”
In merito a quanto sta avvenendo alla Exten di Mendrisio, il sindacato UNIA ha invitato Franco Ambrosetti, membro del CdA dell'azienda nonché presidente della Camera di commercio ticinese, a prendere una posizione in merito. Per il sindacato i tagli salariali proposti si scontrano con l'etica dell'imprenditorialità che Ambrosetti ha più volte detto di voler sostenere.
“L’etica non è una questione di soldi, l’etica è una questione di principi”, ribadisce il diretto interessato sollecitato dalle Cronache della Svizzera italiana, che sottolinea: “capisco che tutto questo può sembrare poco etico ma non lo è”, visto e considerato che i dipendenti non sottostanno a un contratto collettivo di lavoro e quindi un coinvolgimento dei sindacati nelle discussioni non è indispensabile.
bin
Dal Quotidiano
19.02.2015: AT SCIOPERO EXTEN
CSI delle 18.00 del 19/02/2015; le considerazioni di Rolando Lepori, sindacalista di Unia