Operai al lavoro
Modem

Tutti contro il dumping salariale

“Basta con il dumping salariale in Ticino” e “Prima i nostri” in votazione il 25 settembre

  • rescuemedia
  • 31.8.2016
  • 38 min
Disponibile su
Scarica
  • POLITICA
  • SCIENZE UMANE E SOCIALI

A lavorare in Ticino si fa fatica, in un mercato sotto pressione dal punto di vista dei salari, della precarizzazione, e della pressione della manodopera estera, e questo al di là delle statistiche ufficiali sulla disoccupazione. Così la pensano almeno molti cittadini che hanno sottoscritto le iniziative popolari “Basta con il dumping salariale in Ticino” e “Prima i nostri” sulle quali saremo chiamati a votare il prossimo 25 settembre. Nel primo caso si intende potenziare decisamente il numero degli ispettori del lavoro, nel secondo iscrivere nella costituzione il principio della preferenza per la manodopera indigena. Il problema è sentito tanto che governo e maggioranza del parlamento hanno deciso di opporre un controprogetto ad entrambe le iniziative, giudicate troppo costose, estremiste forse inattuabili. Ma serve davvero una cura da cavallo per riequilibrare un mercato del lavoro troppo fragile e precario dal punto di vista degli occupati? Quali sono le soluzioni possibili e fattibili? A modem sentiremo le voci di :

Pino Sergi (Movimento per il socialismo, promotore dell’iniziativa contro dumping salariale)

Nicola Pini (PLR, favorevole al controprogetto)

Piero Marchesi (UDC, promotore dell’iniziativa “Prima i nostri”)

Fabio Bacchetta Cattori (PPD, favorevole al controprogetto)

Registrati Enrico Borelli (sindacato Unia) e Paolo Pamini (La Destra)

Scopri la serie