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“Straordinario Ameno”

L’accoglienza dei profughi di un piccolo borgo. Di Matteo Severgnini

  • 29 giugno 2017, 12:00
Rifugiati, richiedenti asilo

Salerno, Italia 22 aprile 2015. Migranti pronti per essere portati in Piemonte, in Veneto,...

  • Keystone

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Giovedì 29 giugno 2017 alle 10:00
Replica alle 22:35

Il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim recentemente ha affermato che “quello che avete visto finora con le migrazioni è solo la punta dell’iceberg. Dobbiamo mobilitarci in una corsa contro il tempo per prevenire fragilità, violenze, conflitti e quindi spostamenti di popolazioni ancora più massicci” e ha aggiunto che “l’Italia sta facendo un lavoro straordinario, e tutta l’Europa e la comunità internazionale dovrebbe esserle grate e aiutarla di più”.

Nel nord ovest del Piemonte, nel minuscolo borgo di Ameno sulle alture del lago d’Orta, dal 2015 il Comune e la popolazione in collaborazione con una cooperativa sta accogliendo più di cento, tra uomini e donne, richiedenti asilo. Fin qui nulla di strano ma l’aspetto straordinario, nel senso di fuori dall’ordinario, è che gli abitanti di Ameno sono poco più che ottocento. Un rapporto tra richiedenti e abitanti tra i più alti d’Italia, se non il più alto.

Matteo Severgnini si è recato ad Ameno per realizzare il reportage “Straordinario Ameno”, per cercare di conoscere e di capire i meccanismi dell’accoglienza e raccogliere le testimonianze della popolazione e dei richiedenti asilo.

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