di Diego Baratti
Tove Alexandersson è definitivamente entrata nella storia dell’orientamento mondiale. La svedese, fortemente sostenuta dal pubblico di casa, ha conquistato l’oro nella gara su media distanza, imponendosi in 33’57’’ davanti alla norvegese Heidi Bagstevold (+35’’) e alla russa Natalia Gemperle (+37’’). La scandinava si è messa così al collo il suo primo oro iridato che, nonostante sia tra le atlete più forti del circuito mondiale, le è sempre stato sottratto da avversarie come Maja Alm, Simone Niggli e Judith Wyder. “Sono contetissima di avere conquistato la mia prima medaglia d’oro, ed averlo fatto in Svezia è come un sogno che diventa realtà” ha dichiarato commossa la Alexandersson al termine della gara.
Discreto il risultato delle svizzere in gara: la migliore è Sabine Hauswirth al 7o posto a 2’06" a causa di diverse imprecisioni nella fase intermedia della gara, a cui è però seguito un ottimo finale di gara. Più indietro le altre: a causa di un errore iniziale che ha compromesso la corsa Julia Gross ha terminato in 12a posizione a 2’50", mentre Sarina Jenzer è giunta 17a a 3’18".